Pusher calciatore forniva la droga, sgominata una banda: 35 indagati
Secondo le indagini dei carabinieri a rifornire il mercato era un giocatore che militava nella Stella d'Oriente. Poi i membri smerciavano la sostanza stupefacente nel trapanese, nell'agrigentino e nel messinese
L’indagine prende il nome dalla squadra di calcio dove giocava uno degli indagati: “Stella d’Oriente”, storica società che milita nel campionato di Prima Categoria e ha sede in via Messina Marine. Era lui infatti - secondo gli inquirenti - il “pusher” di riferimento da dove la banda si riforniva di droga per poi smerciarla in diversi centri dell’agrigentino, del trapanese e del messinese.
Trentacinque avvisi di garanzia sono stati emessi dalla Procura di Marsala e notificati dai carabinieri ad altrettanti soggetti ritenuti responsabili di una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli investigatori sono riusciti così a sgominare una banda che riforniva di droga i comuni di Castelvetrano e Campobello di Mazara, nel trapanese, San Giovanni Gemini, Cammarata, Licata, Santo Stefano di Quisquina nell'agrigentino, San Marco D'Alunzio (Messina), Pietraperzia (Enna) e Palermo.
Gli indagati, di età compresa tra i 23 e i 49 anni, acquistavano la droga da un palermitano, che all'epoca dei fatti aveva 29 anni e che giocava nella squadra di calcio ''Stella d'Oriente'', da qui il nome dell'indagine, che attualmente milita nel campionato di Prima Categoria - Girone A.
L'indagine, avviata nel 2008 e conclusasi nel 2010, ha consentito ai carabinieri di sequestrare complessivamente circa 3 chili tra hashish, cocaina ed eroina. Ma anche di ''Subutex'', un farmaco che determina effetti simili a quelli della morfina e che da qualche anno viene fornito dai Sert (Servizi per le tossicodipendenze), in alternativa al classico metadone, alle persone tossicodipendenti.