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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

“Crollo sulla A19 si poteva evitare”, l'Anas apre commissione interna

Il dossier degli ingegneri inviati dal Ministero delle Infrastrutture, e spedito all'Anticorruzione, si trasforma in un atto di accusa nei confronti dell'azienda gestore della rete autostradale e della Protezione civile regionale. Armani (Anas): "Faremo le nostre verifiche"

Il crollo del viadotto Himera si poteva evitare. Questo il succo della relazione redatta dagli ispettori inviati dal ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e spedita alla Procura e Raffaele Cantone, presidente dell’Anticorruzione. Un dossier che si trasforma in un vero e proprio atto d’accusa nei confronti dell’Anas e della Protezione civile regionale che, secondo l’analisi di note e documenti, sarebbero stati a conoscenza del rischio frana già dal 2005. "Anas - ha dichiarato oggi Gianni Vittorio Armani, presidente dell’azienda gestore della rete autostradale - verificherà cosa non ha funzionato e le responsabilità di quello che è accaduto sulla A19. Una commissione interna aziendale, da me istituita, in tempi brevi presenterà le sue conclusioni",

A chiusura del documento arrivato sul tavolo del ministro Delrio ci sono dei passaggi piuttosto chiari: “L’Anas - scrivono gli ingegneri Salvatore Acampora, Carlo Ricciardi, Giovanni Coppola e Andrea Tumbiuolo - era in possesso degli elementi atti ad avere la consapevolezza della esistenza, entità e gravità dei fenomeni di dissesto e delle criticità geologiche, sin dalla definizione delle scelte del progetto, ed era a conoscenza dell'aggravio della situazione che nel 2005 ha portato, tra l'altro, alla necessità di realizzare - concludono - una variate alla strada provinciale”.

Della situazione, oltre all’Anas, era informata anche la Protezione civile. In una lettera inviata dall’ex prefetto di Palermo Giosuè Marino, risalente all’aprile 2005, si faceva riferimento a una nota dell’Anas sulla frana di Caltavuturo e i rischi per la A19, nella quale si chiedeva di “comunale l’esito degli interventi per fronteggiare il pericolo evidenziato”. Pochi giorni prima, invece, era stata l’azienda stessa a scrivere al prefetto segnalando un “vasto movimento franoso lato Caltavuturo che potrebbe interessare la A19”. L’attuale presidente di Anas, Armani, ha dichiarato di non volere più derogare più sulla tutela della rete autostradale.

"Paghiamo anni di gap di manutenzione delle strade e del territorio per la scarsità dei fondi. Ho già dato disposizioni alla struttura aziendale di incrementare il monitoraggio sullo stato di conservazione delle oltre 12 mila opere d’arte della nostra rete (ponti, viadotti e gallerie) e, con il sostegno del Governo e del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, vareremo un grande piano di manutenzione straordinaria per intervenire rapidamente, partendo dalle situazioni più urgenti, come la A19. In questo ambito - conclude - sarà fondamentale anche la collaborazione con gli enti preposti alla tutela del territorio, come la Protezione Civile”.

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