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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

"Sono rimasta senza denti, mi hanno uccisa": l'incubo di una palermitana in tv

Lo sfogo di una donna di 47 anni a "Mi Manda RaiTre". La signora, attratta dalle pubblicità della clinica Vitaldent di Palermo, tre anni fa si era recata in cura per delle cure odontoiatriche: "Non riesco ad avere una vita sociale, ho problemi con tutti. Risarcitemi"

"Rivoglio la mia vita, mi hanno uccisa". Lo sfogo è di una donna palermitana Giuseppa Musso, negli studi tv di "Mi Manda RaiTre". La signora, 47 anni, attratta dalle pubblicità della clinica Vitaldent di Palermo, tre anni fa si era recata in cura per delle cure odontoiatriche. Poi la decisione del medico decise di togliere tutti i denti dell’arcata inferiore per sistemare quattro impianti (un'operazione dal costo totale di 8 mila euro).

Altro che sorriso perfetto. Dal sogno al calvario. I primi dolori, poi le infezioni che hanno costretto la donna a recarsi urgentemente nel pronto soccorso di Villa Sofia. In un secondo momento il trasferimento nel reparto di odontostomatologia del Policlinico per la rimozione degli impianti. La quarantasettenne è rimasta senza i denti dell’arcata inferiore perché, per riposizionare gli impianti, deve aspettare la riformazione dell’osso mandibolare. "Voglio essere risarcita subito - ha detto Giuseppa Musso - perché io ho 47 anni e non ho i denti sull'arcata inferiore. Non riesco ad avere una vita sociale, ho problemi con tutti. Non sapete quello che mi state facendo passare. Ridatemi la mia vita".

In studio (la trasmissione è condotta dal palermitano Salvo Sottile) ha replicato Massimo Pastorino, direttore del reparto medico di Vitaldent: "Mi spiace per quello che è successo alla paziente, ma ormai credo sia impossibile rimediare, nel momento in cui perde fiducia nei nostri confronti - ha spiegato -. Comunque ci sarà un accertamento di responsabilità. Purtroppo non è stato possibile seguire fino in fondo la riabilitazione della signora, dalla cartella clinica risulta che a un certo punto lei ha interrotto il rapporto perché non aveva fiducia nei medici che operavano. Per cui nonostante la volonta della clinica di porre rimedio, riposizionando l'impianto, non è stato possibile far nulla. Nel momento in cui la paziente inizia un processo guidiziario, non può tornare in clinica, anche se da parte nostra c'è la volontà".

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