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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Cinisi / Corso Umberto, 1

Caso Don Panino, l'lra di Impastato: "Non si possono superare certi limiti"

Sul caso del locale Viennese "Don Panino" interviene il fratello di una delle vittime "prese in giro" nel menu: "Arrivare a questo punto, per publicità e soldi, significa non avere rispetto per l'uomo e per la sua dignità. Ringrazio il ministro Bonino per il tempestivo intervento"

Ci sono ferite che non si rimarginano mai. Anche a 35 anni di distanza. Se poi queste ferite vengono riaperte da dell'ironia stupida, allora la sofferenza è ancora più forte. A poche ore dalla chiusura del sito internet del locale viennese Don Panino che ha affiancato il nome di Peppino Impastato e quello di Giovanni Falcone a dei panini appunto Giovanni Impastato parla e il suo è uno sfogo pieno di rabbia e dolore.

"Questa vicenda mi pesa, non avete idea quanto - afferma il fratello dell'attivista ucciso dalla mafia a PalermoToday - e purtroppo le ferite che dovrebbero rimarginarsi si allargano sempre di più. I brutti ricordi non ti lasciano nonostante siano passati 35anni e la colpa è anche di questi due italiani (Marco e Julia Marchetta) in terra d'Austria che non distinguono il confine fra l'ironia e la decenza. Arrivare a questo punto, per publicità e soldi, significa non avere rispetto per l'uomo e per la sua dignità. Non si possono superare certi limiti calpestando ogni forma di pietà cristiana e non tenendo conto che si tratta di persone morte per una causa. Ancora oggi mi tocca subire queste umiliazioni e offese".

"Due grandi figure dell'antimafia come Peppino Impastato e Giovanni Falcone - continua Giovanni - vengono calpestate nella loro dignità, persone che hanno perso la loro vita per lottare per la giustizia e la libertà, per cercare di emancipare il popolo siciliano oppresso dalla prepotenza mafiosa. Penso sia importante non permettere a nessuno di mancare di rispetto alle nostre vittime. Noi stiamo portando avanti la loro memoria come famiglia Impastato e lo continueremo a fare finché le forze ci aiuteranno: dalla Bliblioteca di Ponteranica a Cinisi, a "Casa Memoria" dove accogliamo decine di miglia di persone ogni anno. Con tanti progetti con le scuole del territorio e con la nostra presenza in tutta Europa ed oltre".

Impastato conclude ringraziando il Ministro degli Esteri Emma Bonino che, dopo l'appello di Radio 100 Passi e della Signora Falcone, "è stata veramente tempestiva nell'intervenire su questa vicenda dolorosa per tutti. Grazie a tutti coloro che mi sono stati vicini. Penso che la battaglia non sia ancora conclusa. Bisogna vigilare e pretendere rispetto per il nostro impegno. E indignarsi e lottare per ottenere qualche risultato". 

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