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Cronaca

Integrazione all’affitto, il Comune: “Fasulle 4 domande su 10”

Ad annunciarlo è l'assessore alle Politiche sociali Agnese Ciulla: "Il 40% delle autocertificazioni sono mendaci". Aumenta il lavoro per il personale addetto: slittano i pagamenti

Quattro domande per l’integrazione all’affitto su dieci risultano fasulle. A renderlo noto è il Comune. L'Assessorato alla cittadinanza dopo aver redatto le graduatorie per il contributo per l'integrazione affitto sulla base delle autocertificazioni rilasciate dai cittadini, sta eseguendo in questi giorni i controlli necessari ed obbligatori per verificare la veridicità di tali dichiarazioni. “Purtroppo – dichiara l’assessore alle Politiche sociali Agnese Ciulla - i dati che emergono dai controlli sono preoccupanti, poiché circa il 40% delle autocertificazioni risultano mendaci”.

Questo ha richiesto un aggravio di lavoro enorme per l'ufficio e per il personale addetto, anche perché si è deciso di estendere il campione su cui si faranno i controlli. “Mentre la legge obbliga ad effettuare un controllo sul 10% dei beneficiari – continua l’assessore - abbiamo deciso di effettuarlo sul 30% dei beneficiari. I dati riscontrati con le prime verifiche ci impongono infatti di vigilare al massimo per evitare che qualche ‘furbo’ usufruisca di un contributo che spetterebbe invece ad altri. Nei prossimi giorni, renderemo quindi pubblico il calendario dei pagamenti, partendo da coloro che hanno superato il controllo o non sono rientrati nel campione sottoposto a verifica. Questi due gruppi, che corrispondono a circa il 75% di coloro che sono in graduatoria, saranno pagati entro la metà di ottobre”.

Tutti gli altri dovranno purtroppo aspettare ancora parecchie settimane, perché il numero di personale addetto al servizio è limitato. “Sarebbe certamente meglio – conclude Ciulla - che coloro che sono consci di aver rilasciato dichiarazioni mendaci si autodenuncino ritirando la propria domanda. Eviteranno di incorrere in ben più gravi sanzioni ed accelereranno il lavoro degli uffici riducendo i tempi di attesa per gli aventi diritto. Vale forse la pena di ricordare che coloro che dichiarano il falso non solo commettono un reato, ma danneggiano gravemente coloro che avrebbero davvero diritto al contributo”.

La somma residua, risultante dalla mancata erogazione a coloro che non hanno superato i controlli sulle autocertificazioni, sarà ridistribuita successivamente a tutti gli aventi diritto.
 

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