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Cronaca

"Beni dal valore di 50 milioni di euro": dissequestrato l'impero dei Niceta

Lo ha deciso il tribunale Misure di prevenzione di Palermo a distanza di 5 anni dal provvedimento preso da Silvana Saguto. Si tratta di una serie di negozi tra il capoluogo e Castelvetrano oltre a 12 fabbricati, 23 terreni e 16 automezzi

Il tribunale Misure di prevenzione di Palermo ha dissequestro del patrimonio degli imprenditori Niceta che ammonta a circa 50 milioni di euro. La decisione è stata presa dal presidente della sezione Misure di prevenzione Raffaele Malizia che ha restituito i beni sequestrati nel 2013 dalla giudice Silvana Saguto. 

Bocciata anche la richiesta di misura personale. Nel frattempo, i 15 negozi sequestrati ai Niceta sono stati chiusi. Il sequestro era scattato al patrimonio di Mario Niceta e dei figli Massimo, Pietro e Olimpia. Comprendeva le società che gestivano una serie di negozi a Palermo (in via Roma, Corso Camillo Finocchiaro Aprile, viale Strasburgo e via Ruggero Settimo con il marchio Olimpia) e a Trapani (Blue Spirit e Niceta Oggi all'interno del centro commerciale Belicittà di Castelvetrano).

Tra i beni sequestrati figuravano 11 società e relativi complessi aziendali, con sede a Palermo e provincia: società di gestione di beni immobili, vendita di preziosi, intrattenimento e commercio al dettaglio di abbigliamento; 12 fabbricati, 23 terreni, 16 automezzi, 5 quote societarie e disponibilità finanziarie.
 

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