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Cronaca

Bellolampo: riparato il Tmb mobile, ma la raccolta dei rifiuti è un disastro

Il macchinario ora funzionante però smaltisce solo 600 tonnellate al giorno contro le 900 prodotte giornalmente. Autorizzato il pretrattamento dei rifiuti presso l'impianto privato di EcoAmbiente. Bacchettate della Regione a Rap: "Gravi disfunzioni, differenziata in decremento". Le opposizioni: "Orlando ha fallito". Replica del sindaco: "Regione impone sovraccarico Tmb"

Il tritovagliatore mobile della discarica di Bellolampo è stato riparato, ma la raccolta dei rifiuti va ancora a rilento. Lo spettro di una nuova emergenza non è più dietro l'angolo dopo che la Regione ha autorizzato Rap al pretrattamento dei rifiuti presso l'impianto privato di EcoAmbiente, che si trova sempre all'interno della discarica di Bellolampo.

Dal dipartimento regionale Acque e rifiuti arriva allo stesso tempo un duro atto di accusa alla partecipata del Comune che si occupa d'igiene ambientale. Vere e proprie bacchettate quelle messe nero su bianco dal dirigente generale Salvo Cocina, che ravvisa "gravi disfunzioni e ritardi che possono integrare gli estremi di violazione del Codice dell'Ambiente, nonché fattispecie di danno erariale per omessa raccolta differenziata", segnalando il tutto alla Corte dei conti e alla Procura della Repubblica. 

Ma facciamo un passo indietro. Il nastro trasportatore del macchinario, che tratta 600 tonnellate di rifiuti, ieri si era guastato a causa di una lastra di acciaio. "L'impianto mobile - fa sapere la Rap - è pienamente operativo, ma lo stesso tratta non più di 600 tonnellate giornaliere di rifiuti, contro circa 850-900 tonnellate prodotte quotidianamente". I disagi sono ben visibili in città: in diversi quartieri i cassonetti sono stracolmi e l'immondizia rimasta in strada non è stata ancora raccolta. Sperone, Villagrazia, Falsomiele, parte di Brancaccio e Vergine Maria, qualche quartiere che ricade nella Quarta circoscrizione, le zone di Uditore e Passo di Rigano, via Michelangelo e viale Regione Siciliana Nord Ovest sono le zone dove l'immondizia non è stata ancora raccola. "Disagi quasi nulli - aggiunge Rap - si registrano invece nell'area del porta a porta".

Con il soccorso di EcoAmbiente, le 300 tonnellate di rifiuti che gli impianti Rap non sono in grado di trattare potranno essere conferite in discarica. L'azienda raccomanda ai cittadini "di non conferire rifiuti ingombranti, pericolosi, speciali o inerti nei contenitori" e di avvalersi del "servizio a domicilio per chiedere il ritiro gratuito degli ingombranti o degli scarrabili mobili presenti in tutte le circoscrizioni". Il dipartimento regionale Acque e rifiuti, d'altro canto, punta il dito proprio contro la Rap: "Appare anomala la coincidenza di tre guasti nell'arco di pochi giorni - si legge nella nota firmata da Salvo Cocina - causati da una inidonea raccolta e immissione nell'impianto di rifiuti non ammissibili”. Il primo punto della missiva si riferisce al fatto che il guasto all'impianto fisso è stato causato dal tentativo di smaltire blocchi e detriti edili come blocchi di tufo. “La quantità di rifiuti indifferenziato raccolti - prosegue la nota - appare in aumento anziché in decremento come richiesto dalle normative. La società ha condotto fino ad ora una non idonea gestione della raccolta differenziata, realizzando addirittura nell'ultimo anno un decremento".

I dati ufficiali parlano chiaro: dal 15% del primo semestre 2017 si è passati al 13,4%. Numeri che smentirebbero quindi le cifre fornite dal sindaco Orlando, che nelle scorse settimane aveva parlato di una quota di differenziata pari al 16%. Comunque sia numeri lontanissimi dagli obiettivi imposti a livello nazionale, che indicano di raggiungere almeno il 35% di differenziata entro il mese prossimo. Ma non è finita. Il flop della differenziata "pesa" come un macingno sulla saturazione della discarica di Bellolampo. E qui arriva l'altro attacco della Regione, che sollecita "Rap e il Comune a presentare il progetto esecutivo per il rimodellamento dell'argine della sesta vasca per dare avvio ai lavori di ampliamento della discarica". Aumentare la capacità di abbancamento è oggi, verosimilmente, l'unico modo per scongiurare nuove emergenze, viste le lacune della Rap sul fronte differenziata. Fermo restando che la discarica non potrà durare in eterno.

L'allarme rifiuti e la gestione della raccolta differenziata scatenano le opposizioni all'amministrazione Orlando. "Il sindaco rifletta, la Regione in sostanza ha certificato il fallimento della sua amministrazione nella gestione rifiuti - afferma Antonino Randazzo, consigliere comunale del M5S - Da parte del dipartimento regionale Aque e rifiuti arriva un atto di coraggio, che finamente mette nero su bianco come stanno le cose". Rincara la dose Concetta Amella, consigliere pentastellata: "Ancora una volta si chiede al sindaco Orlando che si impegni per rendere la gestione dei rifiuti a Palermo all'altezza della città capitale dalla cultura, procedendo quanto prima alla nomina del Consiglio di amministrazione di Rap, alla creazione dei centri comunali di raccolta e all'estensione della raccolta differenziata a tutta la città. In alternativa, Orlando prenda atto del falllimento di questa amministrazione e con un atto di responsabilità rassegni le proprie dimissioni".

"La Regione - afferma invece Fabrizio Ferrandelli, leader dei Coraggiosi - interviene sulla disastrosa situazione in cui versa la Rap e di conseguenza la raccolta dei rifiuti in città. Nella nota si parla anche dei ‘sospetti’ sulla contemporaneità dei guasti a Bellolampo che sarebbero riconducibili a un errato conferimento dei rifiuti. Il modello Orlando sta conducendo l’azienda sull’orlo del fallimento, ha trasformato una città in un’enorme discarica a cielo aperto, tanto che Palermo (come si apprende dal report dell’ufficio speciale di monitoraggio regionale) si trova oggi al 300° posto tra i Comuni siciliani per raccolta differenziata".

"Avevo lanciato l’allarme già in campagna elettorale - precisa Ferrandelli - e mi dispiace costatare che in questi mesi la situazione è addirittura peggiorata tanto da costringere la Regione a mettere in mora il Sindaco e denunciare un inadempimento legislativo e gestionale per cui al danno ambientale si aggiunge un probabile danno erariale. E infatti la Corte dei conti e la Procura della Repubblica sono tra i destinatari della nota che reputo seria ed allarmante. Il mio scontro con l’amministrazione in merito alla Rap è infatti sul modello di gestione. Urge un repentino cambio di rotta. Stiamo parlando di opportunità ambientali, ma anche di risparmi in bolletta e di nuovi posti di lavoro. Credo che un’operazione del genere possa riqualificare l’intera consiliatura ed essere un obiettivo strategico: su questo - conclude Ferrandelli - siamo pronti ad aprire un confronto serio e propositivo in Consiglio comuanle con amministrazione e maggioranza, mettendo sul piatto le nostre proposte".

 "Lo stesso funzionario regionale che da un anno impone alla Rap e ai cittadini di Palermo il funzionamento del Tmb al 120% delle proprie capacità per far conferire i rifiuti di oltre 30 comuni; quello stesso funzionario che mai nella sua carriera ha adottato un solo provvedimento contro i privati affaristi che gestiscono i rifiuti in tutta la Sicilia tranne che a Palermo; quello stesso funzionario che fa finta di ignorare i provvedimenti adottati dal Comune fino a pochi giorni fa e che hanno portato per esempio un aumento dal 32% di gennaio al 62% di marzo della differenziata nella zona del 'porta a porta'... Quello stesso funzionario oggi scrive che sarebbero la Rap e il Comune gli inadempienti. Ne prendiamo atto, concordando su un punto: i guasti simultanei di questi giorni sono anomali e per questo chiederemo indagini approfondite, anche appunto per verificare se non siano le ordinanze regionali che impongono il sovraccarico alla base dei danneggiamenti, oltre al conferimento di rifiuti ingombranti". Così il sindaco di Leoluca Orlando replica alla nota del dipartimento regionale Acque e rifiuti, che segnala alla magistratura contabile e ordinaria "gravi disfunzioni" nella gestione dei rifiuti da parte della Rap e del Comune. 

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