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Cronaca Zisa

Alla Zisa le riprese di un cortometraggio, niente segnaletica: residenti ostaggio del set

Il lavoro era stato autorizzato ma nessuno nei giorni precedenti avrebbe apposto i cartelli. In mezzo un disguido tra il Comune, la polizia municipale e la produzione di “Our side” che si difende: "Abbiamo girato casa per casa per lasciare un avviso, ci spiace per i problemi arrecati"

Residenti e commercianti in ostaggio di un set cinematografico. Sono diversi i residenti della zona della Zisa che questa mattina si sono ritrovati con diverse strade chiuse per le riprese del cortometraggio “Our side”, il progetto di una troupe di studenti americani e siciliani arrivati dalla scuola di cinema di Savannah, in Georgia. “Non ne sapevamo nulla e siamo rimasti bloccati con l’auto. Poi parlando con alcune mamme - racconta una residente, Giuseppina S. - su un gruppo Whatsapp mi è stato detto che qualcuno aveva trovato degli avvisi nella buca lettere o nell’androne. Ma di segnaletica neanche l’ombra”.

Tra le vie della Zisa interessate dall’ordinanza 1461 emessa lo scorso 2 dicembre Servizio mobilità urbana dell’area della pianificazione urbanistica, dalle 6 alle 21 di oggi, c’erano via Veneziano, via Villa Florio, via Scimonelli, via Petrella e via Vito D’Anna. Proprio in Petrella è rimasto imbottigliato Francesco Raffa, piccolo imprenditore artigiano, che ha filmato tutto pubblicando un video sui social: “Devo andare a lavorare e sono fermo qui alle 9. Ditemi come facevo a capire che c’erano le riprese se non c’è neanche un cartello” chiede ad alcuni dipendenti della produzione.

Il provvedimento del Comune prevedeva la zona rimozione solo in via Pecoraro, nel tratto compreso tra via Giusti e via Sciuti, mentre per le strade della Zisa era prevista la sola chiusura al traffico. “La società richiedente provvederà alla posa della segnaletica temporanea - si legge nell’ordinanza - nel rispetto del nuovo Codice della Strada, nel caso di impossibilità da parte dell’Ufficio segnaletica del comando di polizia municipale, in quanto già impegnati per altri eventi programmati in città e coincidenti nello stesso periodo”.

Dal Comune fanno sapere che il compito di apporre la segnaletica era in primis, come indicato nell’ordinanza, della polizia municipale e che la Produzione avrebbe dovuto provvedere qualora i vigili fossero stati impegnati per altri eventi. Dalla polizia municipale, che stamattina aveva previsto una pattuglia a partire dalle 7.30 e poi si è ritrovata a doverne inviare una seconda, fanno sapere che l’onere sarebbe della Produzione. Su quanto accaduto stamattina si è espressa anche la Produzione: “Ci scusiamo per il disagio - spiega a PalermoToday Alberto Cascio, line producer - ma abbiamo fatto il possibile. La scorsa settimana abbiamo girato casa per casa per distribuire un avviso”.

E allora da cosa nascerebbe il “disguido”? “Ci siamo coordinati con la polizia municipale e a una nostra specifica richiesta via mail ci è stato risposto telefonicamente che la produzione avrebbe avuto la loro collaborazione anche per la zona chiusa alla viabilità senza zona rimozione. Non vi è stata differenziazione. Sono molto dispiaciuto - aggiunge il regista Nicola Rinciari - perché si tratta di un’iniziativa per cui ho lottato per arricchire la mia città. Non volevo diventasse una polemica tra produzione e uffici comunali che, sia pure nella difficoltà di coordinamento, ha reso possibile questa iniziativa”. Per il futuro il problema non dovrebbe più porsi in quanto non sono più previste riprese su strada.

“Our side”, il corto di studenti americani e siciliani 

Il cortometraggio realizzato da una ventina di giovani studenti della scuola di cinema di Savannah (Georgia) racconta la storia di una giovane badante senza permesso di soggiorno si trova a scegliere di salvare la vita di un anziano, l'attore Ugo Pagliai, ma viene fermata dai carabinieri poiché clandestina. “Cerchiamo di esplorare - raccontava il giovane regista Nicola Rinciari in un’intervista alla Rai - i concetti di immigrazione e integrazione, diversi ‘our side’. Cerchiamo di far passare il messaggio che non esistono più parti ma ne esiste solo una, la parte dell’umanità. Da qui il nome”. Per una settimana di riprese è stato stanziato un budget di 36 mila dollari.

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