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Cronaca

Gesip, le intercettazioni: "Andiamo da Orlando e ci dà qualche milione"

Parlavano così i tre dipendenti appena arrestati, che sono stati intercettati nell'ambito dell'indagine sui disordini provocati lo scorso anno. Minacciato anche l'ex liquidatore Giovanni La Bianca. Tra gli obiettivi far saltare le elezioni regionali del 2012

"Ormai ci am’a ghiri a rumpiri i cuorna, ca iddi i picciuli un l’hannu a tuccare". "Ce ne andiamo da Orlando e ci diciamo che ci dà qualche milione dei soldi che avanza la Gesip, i va pigghia e nni runa... Io dico, per ora nni runi chisti e poi iamu a fari l’avutra guerra". Parlavano così i tre dipendenti della Gesip arrestati ieri e che sono stati intercettati nell'ambito dell'indagine sui disordini provocati lo scorso anno.

Attraverso le telefonate tra gli indagati sono stati così svelati i piani dei lavoratori. E spuntano anche minacce nei confronti dell'ex liquidatore della Gesip, Giovanni La Bianca: "Chistu è dannusu". I manifestanti stavano preparando una "guerra".

Uno degli obiettivi era quello di far saltare le elezioni regionali del 2012 ("se non ci fanno lavorare le elezioni a Palermo non si fanno"). Già in occasione delle precedenti votazioni, i manifestanti non avrebbero esitato a fare irruzione negli uffici comunali. Francesco Madonia dice a Giuseppe Giaconia: "Appena iddi un fannu sta delibera faciemu un maciellu (...). Picchì io ci smunto Paliemmu". I tre dipendenti della Gesip sono stati arrestati per i disordini che risalgono tutti nel periodo compreso tra l'aprile del 2012 e la fine del 2013.

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