Quest’estate meno meduse in mare, “Sparite per merito del tonno rosso”

Forse troppo concentrati sull’alga tossica ci si è scordati di un altro degli inconvenienti più fastidiosi dell’estate: le meduse. Che fine hanno fatto? Secondo un articolo pubblicato oggi dal “Giornale di Sicilia” a firma di Chiara Lizio le meduse sarebbero sparite. O quantomeno non sarebbero così numerose come gli anni scorsi. Merito (o colpa, dipende dai punti di vista) del tonno rosso, come spiega in un’intervista Silvano Riggio, docente di biologia presso la facoltà di Scienze dell’università. “E’ una congettura, non c’è niente di certo – dice Riggio – ma dato l’incremento di tonni in maniera quasi spropositata si suppone che abbiano fatto piazza pulita delle meduse che per molti animali marini come tartarughe, delfini, calamari, sgombri, sauri e granchi sono un piatto prelibato”.

Non c’è dubbio che i bagnanti dopo aver letto queste parole ameranno ancor di più il tonno. Già, perché il fenomeno delle meduse soprattutto la scorsa estate ha fatto andare sottosopra le vacanze a molti. Con le guardie mediche prese d’assalto da bagnanti “ustionati”. “In natura non esiste matematica o geometria – afferma Riggio – e l’invasione delle meduse degli anni passati fa parte di un aspetto di quel sistema estremamente complesso che è il mare”. La specie di medusa più diffusa nella nostra costa è la “Pelagia noctiluca”, per intenderci quella dall’ombrello marrone-rosato o rosa-violetto, ed è quella che produce più ustioni. “E quella che si avvicina più a riva nel periodo estivo”, spiega Riggio. Poi ecco alcuni miti da sfatare: “Non è vero che le meduse amino le acque calde e pulite – afferma Riggio – ma semplicemente sono guidate dalle correnti”.