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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Trattativa Stato-mafia, Ingroia: “Politici risparmiati dall’accordo?”

Su questo e sugli altri possibili sviluppi della negoziazione sta indagando il sostituto procuratore: "C'era una lista di uomini che Cosa Nostra voleva eliminare, perché si cambiò strategia?"

Politici risparmiati da Cosa Nostra grazie a un “parziale esito” della trattativa Stato-Mafia? Su questo e sui possibili esiti che ebbe la negoziazione sta indagando la Procura di Palermo. A confermarlo Antonio Ingroia, sostituto procuratore della Repubblica, parlando della presunta trattativa risalente al 1992. “I politici vennero risparmiati - ha detto a margine del Forum nazionale contro la Mafia in corso a Firenze - ed è oggetto della nostra indagine verificare se questo cambio di obiettivo strategico, perché poi si uccise Borsellino, si fecero le stragi nel '93, fu determinato anche da un parziale esito della prima trattativa".

"Era già noto – ha spiegato Ingroia - e ora stiamo ricostruendo con pazienza un mosaico indiziario dal quale emerge che certamente, l'hanno dichiarato molti collaboratori di giustizia, ci sono molte fonti convergenti, che c'era una lista di uomini politici che Cosa Nostra voleva eliminare, o perché ritenuti in qualche modo avversari, o perché ritenuti in qualche modo ex amici, ex alleati, che non erano stati all'altezza degli impegni assunti con Cosa Nostra». A quel punto, ha detto il magistrato citando le dichiarazioni di Giovanni Brusca al processo Mori, “Brusca era stato incaricato da Riina di preparare l'attentato all'allora ministro Mannino”, ma “poi Riina gli disse che non doveva farsi più, perché poi si fece la strage di via D'Amelio”.

TRATTATIVA STATO-MAFIA. “Ci siamo sempre più convinti, perché ci sono risultanze che lo dicono, che la trattativa vi fu, e che andò avanti un passo alla volta - prosegue Ingroia - raggiungendo dei piccoli accordi, concessioni reciproche, da una parte e dall'altra. Per questo continuare a indagare sugli eventuali mandanti esterni delle stragi del '92 e del '93 sia nostro dovere: è un obiettivo. La cosiddetta seconda repubblica nacque all'indomani delle stragi e della trattativa. Fino a quando noi non avremo la verità piena sulle stragi, sui loro mandanti, sulla trattativa e sul suo esito, non avremo fatto chiarezza sull'origine della nostra repubblica: e credo che – conclude il procuratore - da cittadini di una democrazia, se questa vuole essere matura e compiuta dobbiamo conquistare la verità”.
 

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