rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Simula una rapina per rubare l'incasso e rivendere la merce, denunciato un giovane

Ha raccontato di essere stato bloccato in via Santissima Mediatrice e minacciato con una pistola da due soggetti. Dei rapinatori, però, nessuna traccia fra le riprese di videosorveglianza analizzate dalla polizia

Ha riferito di essere stato seguito da Carini a Palermo, di essere stato fermato, minacciato con una pistola e "ripulito" da due malviventi, ma in realtà si trattava di un racconto di fantasia studiato a tavolino per appropriarsi di merce e denaro. La polizia ha denunciato un ragazzo di 26 anni, venditore di prodotti caseari, con l’accusa di procurato allarme, simulazione di reato aggravata e appropriazione indebita.

I fatti risalgono allo scorso 23 gennaio, quando il giovane ha chiamato il 113 per denunciare una rapina appena subita. "Il venditore, che faceva direttamente le consegne ai ristoranti della città, sosteneva - ricostruiscono dalla Questura - di aver iniziato a lavorare intorno alle 7 presso la sede aziendale di Carini. Sin dall’imbocco dell’autostrada Palermo-Mazara si sarebbe accorto di essere seguito da due uomini sospetti a bordo di un ciclomotore".

Dopo essere stato - a suo dire - pedinato, il giovane ha raccontato di essere stato e rapinato in via Santissima Mediatrice. I poliziotti del commissariato Porta Nuova, raccolte le informazioni, hanno avviato senza successo le ricerche dei malviventi. "Le dichiarazioni del 26enne - aggiungono dalla Questura - presentavano alcune criticità che hanno insospettito gli agenti i quali, a quel punto, hanno ripercorso il tragitto fatto e acquisito le immagini di diversi sistemi di videosorveglianza".

La squadra investigativa, però, non ha trovato nulla in quei video: né lo scooter né i due rapinatori. Eppure, spiegano dalla polizia, lo stesso giorno il giovane aveva fornito alcuni dettagli nitidi sull’abbigliamento indossato dai malviventi (facendo un riferimento preciso sulla marca dei giubbotti) e sulla dinamica del colpo. Le circostanze lo hanno tradito, come confermato durante l’interrogatorio effettuato al commissariato.

Messo alle strette il 26enne "ha confessato - concludono dalla Questura - di aver premeditato e inscenato la rapina per nascondere l’appropriazione indebita della merce, che aveva già rivenduto in nero, e dell’incasso". E’ stato accertato che si era impossessato di quattromila euro in contanti e di prodotti caseari, tra latte e formaggi, per un valore complessivo di circa 700 euro.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Simula una rapina per rubare l'incasso e rivendere la merce, denunciato un giovane

PalermoToday è in caricamento