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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Cruillas / Via Trabucco

Cervello, al pronto soccorso per problemi alla colecisti: "Mio padre sulla barella da tre giorni"

Il figlio di un degente si è improvvisato reporter per raccontare, anche con le immagini, le condizioni del pronto soccorso: "Cattivi odori, sporcizia, personale ridotto all'osso. Sindaco, intervieni tu"

Corridoi disseminati di barelle, sporcizia ad ogni angolo e bagni maleodoranti. Queste le condizioni del pronto soccorso dell'ospedale Cervello segnalate da un cittadino, che ha scattato foto e scritto direttamente ai vertici dell'azienda sanitaria. Il padre, ricoverato sabato scorso per una colecisti, dovrà stare sotto osservazione ancora qualche giorno: "Mi riferiscono che non c’è posto - racconta a PalermoToday Emanuele La Rosa - e dunque dovrà stare su una barella in corridoio come un’altra ventina di persone".

Lo scorso novembre aveva fatto scalpore lo sfogo della fotografa palermitana Letizia Battaglia e il suo appello al Sindaco dopo il ricovero nello stesso ospedale per una polmonite: "Luca, dovresti vedere: è un inferno". E anche La Rosa chiama in causa Orlando (che comunque non ha competenze sugli ospedali ndr) per "sistemare la situazione": "Ci sono solo tre dottori che devono dare retta a un centinaio di pazienti cui si aggiungono quelli che vanno arrivando al pronto soccorso. L'ospedale è sporco, i bagni sono indecenti, c’è puzza e un’aria soffocante. Non si può stare così, non è giusto: siamo umani, non bestie".

"Pronto soccorso del Cervello nel degrado"

Poi racconta di un altro utente, una ragazzina disabile, che non avrebbe trovato spazio per essere ricoverata. "Le hanno diagnosticato una polmonite - conclude La Rosa - ma è stata rimandata a casa perchè non c'erano né una barella disponibile né un letto. Ho capito che tornerà in day hospital o qualcosa del genere. Vengono fatti tagli alla sanità mentre ci sarebbe bisogno di altro personale e di strutture nuove. Il personale, nonostante tutto, cerca di svolgere il proprio lavoro al meglio ma con questa confusione non è possibile. E' una situazione vergognosa".

All’appello si è unita la nipote di un’anziana signora ricoverata nello stesso ospedale e rimasta per 5 giorni su una barella: "Mia nonna - racconta Valentina Cortina - è obesa e diabetica, ha una grave insufficienza renale e respiratoria, con ulcere infette alle gambe. E’ stata messa su un barella con un materassino alto meno di 8 centimetri e senza sistema antidecubito (foto allegata). In 108 ore le sono spuntate un sacco di piaghe alla schiena e abbiamo dovuto sollecitare il personale per un’ora intera per farla pulire dai propri bisogni".

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