rotate-mobile
Cronaca

Cristiani gettati in mare dai musulmani, arrestato lo scafista del barcone

Shea Cheikho, senegalese di 26 anni, è stato fermato in un centro d'accoglienza in Toscana. Era sbarcato lo scorso 15 aprile a Palermo insieme ai profughi soccorsi dalla nave "Ellensborg". Nella traversata morirono 15 profughi

La polizia di Stato di Arezzo ha proceduto al fermo di un extracomunitario, ritenuto lo scafista della tragica traversata che nei scorsi giorni, ha visto migranti di religione cristiana venire gettati in mare da compagni di viaggio di religione musulmana. Si tratta di Shea Cheikho, 26 anni.

Le indagini della Squadra Mobile di Palermo, che avevano già portato all'arresto di 15 migranti per omicidio plurimo aggravato dall'odio religioso, hanno consentito di dare nome e volto allo scafista (foto a destra). Le risultanze investigative hanno permesso agli investigatori palermitani di scoprire come lo scafista, nascostosi tra i migranti fosse stato destinato ad un centro di prima accoglienza in Toscana. Nel pomeriggio di ieri, gli agenti della Questura di Arezzo, allertato dai colleghi palermitani, ha sottoposto a fermo d'indiziato del delitto di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina: Shea Cheikho, 26 anni, senegalese, alias Seckou Diop, nato a Fanda (Senegal) il 5 agosto 1989.

scafista-2Diop, sbarcato lo scorso 15 aprile al porto del capoluogo siciliano iniseme ai profughi soccorsi dalla nave "Ellensborg", è stato riconosciuto come il conducente del barcone che dalle coste libiche ha condotto circa 100 persone in acque internazionali al fine di favorire il loro ingresso irregolare nel territorio nazionale. Diop è stato rintracciato in una struttura di accoglienza nel comune di Foiano della Chiana (Arezzo).

Il senegalese, che aveva già iniziato a produrre una falsa identità, è stato sottoposto a fermo di indiziato del delitto di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, aggravato dal fatto che le persone trasportate erano state esposte a pericolo per la loro vita e l'incolumità, viaggiando in condizioni di sovraffollamento ed in assenza di dotazioni di sicurezza individuali. Al termine degli atti di rito, è stato associato presso la locale casa circondariale a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cristiani gettati in mare dai musulmani, arrestato lo scafista del barcone

PalermoToday è in caricamento