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Cronaca Termini Imerese / Via Del Carmelo

Termini Imerese dice no alle discriminazioni, un corteo per promuovere l'integrazione

Dopo la lite scoppiata a Pasqua, in via Ciaula, tra una coppia di termitani e un gruppo di ragazzi migranti e l'aggressione, avvenuta qualche giorno dopo, ai danni di un altro ragazzo straniero, il clan Chimera del gruppo scout ha deciso di organizzare la manifestazione

Un corteo silenzioso contro le discriminazioni. Ad organizzarlo il prossimo 21 aprile a Termini Imerese è il clan Chimera, del gruppo scout Termini Imerese 1. L'iniziativa vuole dare una risposta al clima che si è creato dopo la lite, scoppiata il giorno di Pasqua, tra una coppia di termitani e un gruppo di ragazzi migranti ospiti di una comunità di accoglienza.

"Molti sanno della lite - affermano gli organizzatori del corteo - avvenuta la sera del giorno di Pasqua in via Ciaula: pochi, invece, quello che è successo in seguito. Dopo la rissa, tanto discussa quanto misteriosa, si è verificata un’altra aggressione ai danni di un innocente ragazzo diciottenne. Il protagonista dell’accaduto passava per via Ciaula, dopo aver accompagnato un amico a casa. Gli aggressori erano in cinque e, dapprima colpendolo alle spalle, si sono scagliati su di lui ferendolo all’occhio sinistro e al labbro. I delinquenti non sono stati ancora identificati. La colpa di questo ragazzo? Il colore della pelle. Pensiamoci bene: un innocente è stato picchiato perché altre persone del suo stesso colore della pelle forse avevano aggredito una coppia italiana; consideriamo inoltre che nel pestaggio successivo alla lite, lui si è ritrovato da solo contro cinque. Vi sembra corretto tutto ciò? Consideriamo inammissibile che il fatto sia passato in sordina, dando risalto solamente ad episodi che ledono qualcuno che riteniamo facente parte della nostra comunità. Comportamenti discriminatori come questo non rendono giustizia a ragazzi come lui, che studiano e si mettono a disposizione della comunità".

Il gruppo scout vuole mandare un messaggio di pace e solidarietà. "Perché fomentare l’odio? Impariamo a pensare - continua il clan Chimera - prima di scrivere ed agire; consideriamo la totalità dei fatti, senza lasciarci condizionare dai pensieri altrui e sfociare nel razzismo. La violenza è da condannare in ogni caso, e non può essere la soluzione. Costruiamo ponti e non muri". 

Il corteo ha proprio questo intento. L'appuntamento per chi volesse partecipare è alle 16:30, a piazza del Carmelo. La manifestazione attraverserà la città : ultima tappa in piazza Duomo. "Con la presenza fisica di tutti coloro i quali non ritengono opportuno avallare comportamenti discriminatori, fondati sull’odio, daremo prova - concludono gli organizzatori - di essere una voce forte ed incisiva nel territorio; una voce che promuove il rispetto reciproco, l’integrazione sociale e la civile convivenza. Quando un mare di persone si muove con un’idea, nulla la può fermare".

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