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Cronaca Politeama / Piazza Castelnuovo

"Siamo stanchi di aspettare": nuovo sciopero per il clima, studenti in corteo

Dal Politeama raggiungeranno piazza del Parlamento per chiedere (ancora una volta) ai politici di prendere provvedimenti per salvare il pianeta in vista della Conferenza mondiale sul clima delle Nazioni Unite che si aprirà il 2 dicembre a Madrid

Alla vigilia della COP25 che vedrà riuniti i leader mondiali a Madrid per discutere del clima dal 2 al 13 dicembre, gli studenti tornano in piazza per il quarto sciopero globale contro il cambiamento climatico. A Palermo si sono dati appuntamento al Politeama. Da lì sfileranno fino in piazza del Parlamento, davanti all'Ars. Ad aprire il corteo uno striscione che riporta la scritta: "Block friday, non faremo sconti per nessuno". Un chiaro riferimento al Black friday, la maratona mondiale dedicata allo shopping a prezzo scontato che ricorre oggi.

"Sconti per nessuno" | Il servizio video

"Vogliamo ribadire - dichiara la Rete degli studenti medi Sicilia - che il tempo sta scadendo: ci restano solo 11 anni per salvare il pianeta. Abbiamo l’acqua alla gola! Il nostro paese deve dichiarare l’emergenza climatica! Prentendiamo emissioni zero entro il 2030. Anche scuole e università ecosostenibili e plastic free, didattica ecologica, investimenti sulla ricerca, raccolta differenziata nei luoghi di istruzione, trasporti pubblici ecosostenibili e gratuiti per gli studenti".

Alla protesta partecipano anche alcuni membri del movimento “Si Resti, Arrinesci”, nato per fermare l'emigrazione giovanile forzata dalla Sicilia. “Proteggiamo la nostra terra- Si Resti, Arrinesci” è il messaggio che campeggia sul loro striscione, la frase simbolo dei giovani che portano avanti la campagna. Chiedono di difendere l'ecosistema planetario partindo dalla risorse naturali della nostra isola; difendere il futuro dell'umanità intera a partire dalla salute della popolazione che vive in Sicilia.

“Come studenti di Si Resti, Arrinesci - afferma Andrea De Pasquale, rappresentante del liceo Benedetto Croce e parte attiva del movimento - abbiamo deciso di portare al Friday for future di Palermo un tema per noi importante che si inserisce, con assoluta coerenza e con tutta la sua specificità, in quello che è il quadro generale della crisi climatica. Il modello di sviluppo portato avanti sinora dalle politiche locali e regionali, con lo sfruttamento sconsiderato e capitalista delle risorse naturali, ha provocato devastazione ambientale, danni alla salute degli abitanti e, alla fine dei giochi, il costante spopolamento. Dalla nostra terra si fugge perché manca lavoro, perché mancano i servizi, perché tutto ciò che abbiamo intorno ci parla di abbandono e disattenzione da parte di chi ci governa”.

Lo 27 settembre scorso sono stati migliaia i palermitani che hanno risposto all'appello di Greta Thunberg partecipando al Fridays for future.
 

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