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Cronaca Piazza Verdi

Palermo dice no all'invasione turca in Siria: corteo di protesta in centro

La manifestazione partirà da piazza Verdi e terminerà in piazza Pretoria. Il comitato organizzatore: "Non si può restare in silenzio. E' tempo di agire in nome della pace, della giustizia e del rispetto dei diritti fondamentali dei popoli, in primis quello alla vita"

Con un corteo di protesta Palermo dice no all'invasione dell'esercito turco in Siria. La manifestazione partirà domani alle 17,30 da piazza Verdi e terminerà in piazza Pretoria, di fronte al Palazzo delle Aquile. Il comitato organizzatore ha invitato il sindaco Leoluca Orlando a partecipare all'iniziativa, in virtù dell'amicizia e della solidarietà che ha espresso in molteplici occasioni nei confronti del popolo curdo.

Alla manifestazione hanno già aderito le seguenti associazioni palermitane: Palermo Solidale con il popolo Kurdo, Alcamo per il Kurdistan, Centri sociali Palermo, Potere al Popolo Palermo, Collettivo Umberto, Collettivo Benedetto Croce, Asilo Occupato Kaos, Cobas Palermo, Usb Unione Sindacale di Base, Casa del Popolo Palermo, Comitato di Base No Muos Palermo, Assemblea Anarchica Palermitana, Anarco Sakalash Rifondazione Comunista Palermo, Arci Palermo, Associazione Antimafie Rita Atria, Democrazia Lavoro Cgil Sicilia.

Il ricatto di Erdogan mette sotto scacco l'Europa sulla guerra in Siria

"Le forze rivoluzionarie Ypj (unità di difesa delle donne) Ypg (unità di difesa del popolo) Sdf (Forze Democratiche Siriane) sono isolate, la rivoluzione come tale - si legge nel volantino della manifestazione - è minacciata. Le forze di autodifesa in Siria del nord hanno già annunciato una ferma resistenza contro un intervento militare turco. Anche in Italia e in Europa non si può restare in silenzio! La protesta va portata nelle piazze. Facciamo appello - continua il comitato organizzatore - a tutte le realtà democratiche e antifasciste perché si mobilitino insieme a noi dando voce alla solidarietà con l'Amministrazione autonoma della Siria del nord. La popolazione della Siria del nord non ha solo combattuto la guerra contro Isis per tutte e tutti noi, ha anche creato un sistema di autogoverno fondato sulla democrazia dal basso che ha dato forza e speranza a tutto il mondo. Per questo la difesa della Siria del nord è nostra comune responsabilità! L’unica possibilità che abbiamo per non essere complici della vergognosa azione dei paesi di cui facciamo parte è portare tutta la nostra solidarietà, dare tutto il nostro appoggio a chi, ancora una volta, prende in mano un fucile per difendere contro profitto e colonialismo la possibilità di una vita migliore perché più giusta. Che il governo italiano proceda all’immediata sospensione della vendita di armi alla Turchia - conclude - e all’intervento in sede di Unione Europea per l’immediato congelamento dei fondi che in maniera colpevole l’UE regala dal 2016 alla Turchia per bloccare i migranti. Il tempo di agire è ora, in nome della pace, della giustizia e del rispetto dei diritti fondamentali dei popoli, in primis quello alla vita".

Orlando e la tutta la Giunta comunale hanno aderito all'appello della Rete delle città in Comune, rivolto alle istituzioni nazionali e internazionali, alle Nazioni Unite, all'UE e al Consiglio d’Europa perché si attivino immediatamente per fermare l'invasione da parte della Turchia dei territori del Kurdistan siriano e prevenire l'escalation di violenza che rischia di colpire il Medio Oriente: "Esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà al popolo Curdo - affermano - e chiediamo che si fermi immediatamente quella che appare a tutti gli effetti come un'aggressione e un atto di guerra etnica. Siamo estremamente preoccupati per le conseguenze umanitarie e geopolitiche di quest'attacco sul futuro di quell'area e, più in generale, per il possibile ritorno del terrorismo del Califfato islamico che proprio il popolo curdo ha contribuito a sconfiggere, dando vita a una straordinaria esperienza di lotta per la democrazia e l'autodeterminazione".

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