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Cronaca

Buttafuori, un ente di formazione: "Pochissimi gli iscritti ai corsi"

Il caso dopo i controlli dello scorso week end. Il presidente di Promopalermo, società di servizi di Confcommercio: "Da giugno abbiamo informato sull'obbligatorietà del percorso formativo, ma al momento sono solo 10 i frequentanti"

I buttafuori per mettersi in regola hanno una via tracciata dalla legge, ma sono ancora pochi in città coloro che la stanno seguendo. Parola di Vincenzo Gatto, presidente di Promopalermo, la società di servizi di Confcommercio Palermo, che organizza i corsi per la qualificazione e la professionalizzazione di queste figure. "Al momento abbiamo solo dieci iscritti. Cinque hanno già esperienza nel settore e frequentano le lezioni di aggiornamento che si svolgono in 100 ore, altri cinque non hanno mai svolto questa attività e seguono un corso da 450 ore". Il caso è emerso dopo il giro di vite della polizia dello scorso week end in diversi locali della movida palermitana che ha portato a galla il fenomeno dell'abusivismo degli addetti alla sicurezza. Quindici infatti sono stati i buttafuori sanzionati e più di 50 mila euro le multe elevate ai proprietari dei locali. Ma mettersi in regola è possibile anche a Palermo. Vediamo come.

LE REGOLE. Lo scorso 30 giugno l'allora ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha firmato un provvedimento che ha prorogato fino al 31 dicembre 2011 le disposizioni transitorie previste dal decreto del 6 ottobre 2009 sugli addetti dei servizi di controllo nei locali di pubblico spettacolo e di intrattenimento. Il provvedimento del 2009 ha definito i requisiti per l’iscrizione nel registro prefettizio dei buttafuori: maggiore età, diploma di scuola media inferiore, buona salute fisica e mentale, assenza di uso di alcol e stupefacenti, niente denunce o condanne per delitti non colposi, né Daspo, divieto di accesso alle manifestazioni sportive. Il decreto di proroga è stato firmato all'inizio dell'estate scorsa per non intralciare il lavoro degli esercenti, considerato che non tutte le Regioni avevano iniziato o concluso i prescritti percorsi formativi.

LA SITUAZIONE A PALERMO. Il sito internet di Confcommercio Palermo, lo scorso 7 giugno, ha comunicato agli addetti ai lavori l'obbligatorietà dei corsi e la possibilità di chiedere informazioni a Promopalermo. "Ma da allora - spiega il presidente della società, Gatto - le richieste sono state pochissime, nonostante abbia più volte incontrato gli operatori del settore. Tant'è che per accumulare un numero minimo per l'avvio delle lezioni abbiamo dovuto attendere il mese di novembre". Si tratta di corsi autorizzati dall’assessorato regionale dell’Istruzione e della Formazione professionale che ha sottoscritto una convenzione con l’Unione Pubblici esercizi Per l'aggiornamento si pagano 500 euro, per il corso intero il costo è di 1.350 euro. "Le materie - aggiunge Gatto - sono stabilite dalla legge e tra i relatori ci sono avvocati, medici, psicologi. Abbiamo provato in tutti i modi a far capire l'importanza di questo percorso di formazione, ma molti ci hanno ignorato confidando nell'assenza di controlli".

PIU' CONTROLLI. Eppure la stretta delle forze dell'ordine è arrivata e nei giorni scorsi sono stati 15 i buttafuori ritenuti abusivi sanzionati dalla polizia. Come spiega Maurizio Pasca, presidente nazionale Silb Fipe, associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo "si tratta di multe da 1.600 euro per il soggetto abusivo e 1.600 euro per il titolare del locale". Pasca, comunque, è critico nei confronti della Sicilia per come è stata gestita la formazione. "Il Nord è stato più lesto nell'organizzazione. E' assurdo che nell'Isola per la formazione si sia arrivati a 450 ore, quando in Piemonte ne servono tra 50 e 80. D'ora in poi, però, visto che la possibilità di mettersi in regola c'è e che di tempo ne è stato concesso, è giusto che ci si adegui alle norme. Noi abbiamo informato tutti i nostri associati dicendo che dal primo gennaio scorso non si può più sbagliare".
 

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