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Cronaca

Con la "fase due" tornano Ztl e zone blu, Catania: "Le polveri sottili veicolano il virus"

Avvio previsto il 18 maggio, ma solo per la zona a traffico limitato diurna. L'assessore alla Mobilità Giusto Catania pronto alla firma dell'ordinanza. Monta la polemica, la Lega: "Sarebbe colpo definitivo alle attività produttive"

La "fase due" dell'epidemia Coronavirus porta con sè nuove e attese aperture, ritrovate libertà, ma anche vecchi vincoli che erano stati momentaneamente aboliti. Tra questi la Ztl diurna e le zone blu (resta congelata la Ztl notturna). Sospese con il lockdown, torneranno in vigore il prossimo 18 maggio. Almeno questa è l'intenzione del Comune. L'ordinanza a firma dell'assessore alla Mobilità Giusto Catania sembra essere in dirittura d'arrivo. "Studi autorevoli - dice Catania - hanno dimostrato che le polveri sottili veicolano la diffusione del virus, sarebbe suicida consentire che l’aumento dei mezzi privati porti a una crescita esponenziale dello smog".

L'Amministrazione prevede la ripartenza della Ztl dalle 8 alle 20 dal lunedì al venerdì tra piazza Verdi e la stazione. Contemporaneamente ripartirà anche la sosta a pagamento lungo le strisce blu, dalle 8 alle 14 e dalle 16 alle 20, da lunedì a sabato. La scadenza dei pass annuali e semestrali verrà prorogata di due mesi. La Ztl notturna, invece, non sarà riproposta fino a quando non ci sarà di nuovo una movida serale.

La decisione, o meglio l'annuncio, porta con sè però le polemiche. Per molti commercianti "sarebbe la mazzata definitiva al commercio" dopo due mesi senza potere aprire il registratore di cassa. Contro la decisione di Catania anche il capogruppo della Lega a Sala delle Lapidi Igor Gelarda e i consiglieri Alessandro Anello, Marianna Caronia ed Elio Ficarra. “L’assessore Catania - dicono - dimostra di essere completamente fuori dal tempo e dallo spazio quando dichiara di voler fare ripartire Ztl e strisce blu”. 

Sabrina Figuccia: "Da assessore Catania affermazioni grottesche"

"Esattamente il contrario - proseguono - di quello che hanno chiesto tutte le associazioni di categoria, ma ascoltare è la cosa che più difficilmente riesce al prode assessore del sindaco Orlando. Come fa a non aver capito di trovarsi in una città economicamente in ginocchio, e con questo provvedimento assesterà il colpo definitivo alle attività produttive del centro storico della città, oltre a gravare sulle tasche dei palermitani con le zone blu. La zona centrale di Palermo, priva di turisti, con le strutture turistiche vuote e con i negozi chiusi tende ormai alla desertificazione. Forse l’assessore Catania farebbe bene, un giorno di questi, a fare un giro per la città. E anche le motivazioni che adduce sul fatto che le polveri sottili riducono la possibilità di diffusione del virus, sono risibili, non per l’affermazione scientificamente valida in sé, proseguono i quattro. Quanto per il fatto che già il traffico a Palermo è più che dimezzato, ma anche perché la nostra città è una di quelle meno colpite dal virus in Italia. Mentre la crisi economica la sta distruggendo. Il sindaco Orlando intervenga subito e lo blocchi, in nome del buon senso. Meglio ancora sarebbe se lo rimuovesse. La Lega –  continuano i quattro esponenti del partito di Salvini - è disposta a fare le barricate, con commercianti, imprenditori e cittadini pur di non vedere morire questa città”.

Randazzo: "Si sospenda almeno fino al 31 agosto"

Secondo il presidente dell'VIII circoscrizione Marco Frasca Polara "Occorre rinviare a giugno l'entrata in vigore delle zone blu. Gli sportelli per il rilascio dei pass sono chiusi dallo scorso 11 marzo riapriranno il prossimo 18 maggio con ingressi contingentati. Bisogna concedere il tempo necessario alle migliaia di possessori dei pass scaduti in questi due mesi di rinnovarli senza affollare gli uffici. Per questo motivo ho chiesto al Comune di posticipare a giugno questo provvedimento. Dallo scorso 11 marzo a causa dell'emergenza sanitaria - prosegue - il Comune ha sospeso le zone blu e chiuso gli sportelli per il rinnovo dei pass. I possessori dei contrassegni scaduti nel corso di questi mesi sono stati impossibilitati a rinnovarli. Far coincidere la data di riapertura degli uffici con l'entrata in vigore delle zone blu manderebbe in crisi gli uffici comunali ed esporrebbe ingiustamente migliaia di palermitani alle multe degli ausiliari di Amat e Apcoa".

Articolo aggiornato il 7 maggio 2020 alle ore 19,33

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