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VIDEO | Coronavirus, i turisti bergamaschi sono liberi: "Sembrava il posto più pericoloso ma ce l'abbiamo fatta"

Il direttore del Mercure Hotel, porta il suo messaggio dopo la quarantena. "Il virus era seduto accanto a noi ma abbiamo resistito, siamo riusciti ad uscirne tutti sani"

"Torniamo a casa". Fine dell'incubo, della quarantena obbligatoria per i turisti bergamaschi - e anche per il personale dell'albergo, direttore incluso - che da giorni sono segregati nelle camere di via Mariano Stabile perché, tra di loro, c'era il primo caso palermitano di paziente positivo al Coronavirus. Oggi, dopo due settimane e tre tamponi negativi, prendono il volo per Verona e poi un pullman che li riporterà dritti a casa. 

A raccontare questi lunghi giorni fatti di cronaca e solidarietà, è Andrea Stancato, direttore del Mercure Hotel che, sin da subito si è barricato preventivamente insieme ai suoi ospiti e ai suoi ragazzi. "Torniamo alle nostre vite, ai nostri affetti, ai nostri giorni; torniamo al rumore dei piatti e delle posate, al profumo di caffè la mattina, al sole che entra dalla tapparella che non si chiude bene. Torniamo nei nostri letti caldi, nelle nostre docce, in mezzo ai nostri sorrisi". 

Un'esperienza che di certo non dimenticheranno. "Torniamo più forti, più provati, più ammaccati, ma ancora in piedi, orgogliosi e duri come la roccia - spiega -. Per questo, prima di tornare a fare il nostro mestiere e a farlo come si deve, riteniamo fondamentale lasciare un’ulteriore testimonianza. Lo facciamo per chi non sa, per chi crede di sapere e per chi invece non ne vuole sapere. Abbiamo avuto il virus seduto qui accanto a noi e sappiamo di cosa parliamo. Siamo stati a contatto nel piccolo ecosistema che è diventato il nostro albergo, per 16 giorni in 35 persone. 35 persone di cui 2 positive. Con dei piccoli accorgimenti, con un po’ di intelligenza e con tanto senso di responsabilità, usciamo di qui oggi senza nessun nuovo contagiato". 

In un momento in cui da Nord a Sud impazza l'hashtag #iorestoacasa, per sensibilizzare e responsabilizzare la gente a non lasciare le proprie case - e anche le proprie città - per contenere al massimo le situazioni di contagio, Stancato porta il suo messaggio. "Abbiamo resistito ma, per assurdo, nel posto che sembrava essere il più pericoloso della città, siamo riusciti ad uscirne tutti sani. Vi invito e vi prego di farlo anche voi nel vostro piccolo mondo. Vi prego di seguire le direttive del governo, perché è l’unico modo per farcela. Noi siamo l’esempio più lampante di come tutto questo si può fare e si deve fare". 

Niente cinema, niente shopping, niente pub o discoteche. Niente di niente da ben prima che un decreto ministeriale ne suggellasse il divieto. "Per 16 giorni non siamo stati in nessun pub, nessun ristorante, nessun cinema. Per 16 giorni non abbiamo fatto l’aperitivo e non siamo stati a fare shopping nei centri commerciali. Siamo stati chiusi, in 35 (33 + 2), vivendo come è giusto che si viva in questo momento - spiega ancora Stancato -. Voi potete farlo a casa vostra. Riuscite a cogliere l’immensa differenza tra quello che vi viene chiesto di fare e quello che invece abbiamo scelto di fare noi 16 giorni fa? Volete forse raccontarmi davvero che così non è vita? A me? A noi? Ai bergamaschi? Volete davvero lasciarci credere che non riuscirete a stare 15 giorni a casa vostra, sul vostro divano e nel vostro letto, senza un aperitivo o senza andare in giro per locali?". 

Andrà tutto bene per chi ha sfiorato questo virus venuto da lontano e che in fondo, oggi, può dire di avercela fatta. Ecco perché si fa portavoce di un messaggio comune che, stavolta è il caso di dirlo, si augura diventi virale. "Siate responsabili per voi e per le persone che avete accanto. Fatelo per il bene comune, perché il bene comune è quello che ci salverà oggi e sempre - conclude il direttore del Mercure -. Agli amici albergatori, ristoratori ed imprenditori chiedo tanto coraggio… immagino quanto possa essere dura e quanto tutto possa sembrare impossibile da superare; eppure io sono sicuro che le brave persone, le persone che fanno le cose giuste, le persone etiche, le persone buone, non perdono mai. Non perderanno mai la strada e in un modo o nell’altro saranno ricambiate. Al momento giusto e nel modo più inaspettato, l’universo si riallineerà per tutti. Vedrete che passerà…ancora un po’ di pazienza, forza e fede e passerà". 

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