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Coronavirus, lo studio: "In Sicilia possibile raggiungere contagi zero a fine aprile"

Le proiezioni dell’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni Italiane sulle date plausibili da cui si inizieranno ad azzerare i nuovi casi. A "liberarsi" prima dal Covid-19 sarebbero la Basilicata e l’Umbria, ma subito dopo c'è il Sud

La fine dell’emergenza Covid-19 in Italia potrebbe avere tempistiche diverse nelle regioni a seconda dei territori più o meno esposti all’epidemia: in Lombardia e Marche l’assenza di nuovi casi si potrà verificare non prima della fine di giugno, in Sicilia già a fine mese. Sono le proiezioni fatte dagli esperti dell'Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni Italiane, coordinato da Walter Ricciardi, direttore dell’Osservatorio e docente ordinario di Igiene all’Università Cattolica, e da Alessandro Solipaca, direttore scientifico dell’Osservatorio. 

Il nuovo Coronavirus ha finora provocato oltre 22 mila e 700 decessi in Italia e attualmente si contano circa 172 mila e 400 contagiati. "In questo momento è quanto mai necessario fornire una valutazione sulla gradualità e l’evoluzione dei contagi, al fine di dare ilsupporto necessario alle importanti scelte politiche dei prossimi giorni”, dice Solipaca.

“L’Osservatorio ha effettuato un'analisi con l’obiettivo di individuare, non la data esatta, ma la data prima della quale è poco verosimile attendersi l’azzeramento dei nuovi contagi - spiega Solipaca – e si basa sui dati messi a disposizione quotidianamente dalla Protezione Civile dal 24 febbraio al 17 aprile”.

Dall'Osservatorio spiegano che "i modelli statistici stimati per ogni Regione sono di tipo regressivo (di natura non lineare) e, quindi, non sono di tipo epidemiologico, pertanto non fondati sull’ammontare della popolazione esposta, di quella suscettibile e sul coefficiente di contagiosità R0, ma approssimano l’andamento dei nuovi casi osservati nel tempo".

Le proiezioni tengono conto dei provvedimenti di lockdown introdotti dai decreti del presidente del Consiglio dei ministri. Pertanto, "eventuali misure di allentamento del lockdown, con riaperture delle attività e della circolazione di persone che dovessero intervenire a partire da oggi, renderebbero le proiezioni non più verosimili. Infine, si sottolinea che la precisione delle proiezioni è legata alla corretta rilevazione dei nuovi contagi, è infatti noto che questi possono essere sottostimati a causa dei contagiati asintomatici e del numero
di tamponi effettuati". 

Secondo le proiezioni dell’Osservatorio a uscire per prima dal contagio da Covid-19 sarebbero la Basilicata e l’Umbria, le quali il 17 aprile contavano rispettivamente solo 1 e 8 nuovi casi; le ultime sarebbero le Regioni del Centro-Nord nella quali il contagio è iniziato prima. In Lombardia, in cui si è verificato il primo contagio, non è lecito attendersi l’azzeramento dei nuovi casi prima del 28 giugno, nelle Marche non prima del 27 giugno. Infatti, per entrambe le regioni il trend in diminuzione è particolarmente lento. Bolzano dovrebbe avvicinarsi all’azzeramento dei contagi a partire dal 28 maggio, nonostante il numero di contagi osservati complessivamente è basso in valore assoluto (29 casi il 18 aprile), tuttavia il trend dei nuovi casi sta scendendo con particolare lentezza. Nella Regione Lazio dovremmo aspettare almeno il 12 maggio. Nel Sud Italia, Sicilia in testa, l’azzeramento dei nuovi contagi dovrebbe iniziare ad avvenire tra la fine del mese di aprile e l’inizio di maggio.

Le proiezioni effettuate evidenziano che l’epidemia sista riducendo con estrema lentezza, pertanto questi dati suggeriscono che il passaggio alla così detta “fase 2” dovrebbe avvenire in maniera graduale e con tempi diversi da regione a regione. Una eccessiva anticipazione della fine del lockdown, con molta probabilità, potrebbe “riportare indietro le lancette della pandemia” e vanificare gli sforzi e i sacrifici sin ora effettuati.

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