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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, Procura chiede 50 decreti di condanna: "Si proceda al sequestro dei mezzi"

I magistrati hanno chiesto al gip la condanna per 50 persone che non hanno rispettato il decreto. Il Procuratore capo Lo Voi ha inviato una direttiva indicando l'applicazione dell'articolo 260 del Testo unico delle leggi sanitarie e ordinando il sequestro dei mezzi

Chiesti circa 50 decreti penali di condanna per chi ha violato le nome imposte dai decreti per contenere il contagio da Coronavirus. E’ la richiesta avanzata dalla Procura di Palermo al giudice per le indagini preliminari contestando l’illecito previsto dal Testo unico delle leggi sanitarie. L’articolo 260 prevede che venga punito chi non osserva un ordine "legalmente dato per impedire l'invasione o la diffusione di una malattia infettiva”. Alla luce di ciò il Procuratore capo Francesco Lo Voi ha diramato una circolare alle forze dell'ordine per fornire agli operatori le indicazioni sulle norme da applicare.

Così, oltre alla denuncia per chi viene sorpreso per strada senza un giustificato motivo, il procuratore capo ha ordinato anche di procedere al sequestro dei mezzi a bordo dei quali si viene trovati. L’indicazione è quella di disporre il sequestro preventivo del veicolo ai sensi del comma 3 bis dell’articolo 321 del codice di procedura penale che presuppone la convalida da parte del gip. Il mezzo poi va affidato in custodia allo stesso proprietario al quale “saranno fatti presenti - scrive la Procura - gli obblighi derivanti dagli articolo 334  (sottrazione di cose sottoposte a sequestro) e 335 (violazione colposa di dovere inerenti la custodia di cose sottoposte a sequestro) del codice penale”.

Negli scorsi giorni la polizia ha sequestrato 6 auto e denunciato 9 persone sorprese nella notte a girovagare per la città senza alcuna comprovata esigenza. Tutti dovranno rispondere del reato previsto all’articolo 650 del codice penale (inosservanza dei provvedimenti dell’autorità) e qualcuno anche di del reato di false dichiarazioni (articolo 496 codice penale). Gli agenti però, applicando anche l’articolo 213 comma 4 del Codice della strada avevano già proceduto al sequestro dei mezzi poiché utilizzati per la commissione di un altro reato. Auto e moto saranno affidate agli stessi conducenti per consentire loro di tornare a casa.

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