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Cronaca

Musumeci contro il Governo: "In Sicilia non saranno consentite le passeggiate ai bambini"

Il presidente della Regione si oppone alla circolare emanata dal ministero dell'Interno. "In Sicilia non si applicherà". La chiusura del governatore: "Così si vanifica quanto fatto finora"

In Sicilia non si applicherà la circolare del ministero dell'Interno che consente la passeggiata genitori-figli nei dintorni di casa. Lo ha chiarito la presidenza della Regione Siciliana, confermando le restrizioni imposte dall'ordinanza emanata dal governatore Nello Musumeci.

Lo stesso Musumeci - intervenendo a "Storie italiane", su Rai 1 - si è detto "assolutamente contrario" alle disposizioni contenute nella circolare che il Viminale ha inviato a tutti i prefetti d'Italia. "Le passeggiate si faranno quando finirà l'emergenza - ha aggiunto Musumeci -. Se ci sono dei casi di bambini affetti da particolari patologie questa esigenza della passeggiata potrà essere consentita ma soltanto davanti a una certificazione medica e per dieci minuti".

La circolare: "Sì alle passeggiate per i bambini"

Parole nette, che aprono un nuovo caso. Molti genitori infatti avevano manifestato la necessità di poter concedere un po' di svago fuori casa ai loro figli. E il ministero dell'Interno, con la sua circolare, aveva aperto a questa possibilità rammentando che "non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto ed accedere ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici" ma solo "camminare con i propri figli minori in prossimità della propria abitazione".

Musumeci però ha chiuso le porte anche a questa concessione del Viminale: "Se passa l'idea che ormai il peggio è alle spalle e che tutti possiamo permetterci di uscire fuori - ha detto - è la rovina, perché si vanifica quanto fatto finora. Ho l’impressione che in Sicilia si sia perso il punto di riferimento, nel senso che siamo tutti convinti che il peggio sia già passato e quindi possiamo permetterci anche qualche lusso.  Non è così. Non lasciamoci condizionare dalle notizie che arrivano dal Nord".

"Dobbiamo resistere ancora qualche altra settimana. Vedo molta gente in giro, soprattutto nei grandi centri e questo è davvero un comportamento irresponsabile, sotto ogni aspetto. Ecco perché continuo a seguire la linea del rigore e della fermezza. Mi dispiace". Per quanto riguarda i casi di persone affette da particolari patologie, il presidente ammette una deroga. "Se certificati dal medico di famiglia ha puntualizzato Musumeci - possono fare un breve giro sotto casa, insieme al genitore. Ma per il resto dobbiamo continuare a restare chiusi in casa, anche se mi rendo conto che la stanchezza comincia a farsi sentire. Siamo in guerra e non possiamo prendercela con nessuno. Questo nemico non lo conosciamo, è invisibile, ma sappiamo che cammina con le persone, quindi più ci muoviamo peggio è. Si tratta di un ulteriore sacrificio. Prepariamoci al picco che dovrebbe arrivare nelle prossime settimane. Il sistema sanitario siciliano sta facendo tutto il possibile per affrontare l’urto e vedrete che, con grande senso di responsabilità, se restiamo tutti uniti, ne usciremo bene da questa vicenda".

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