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Cronaca

L'esodo e il rischio Coronavirus: "In undicimila hanno registrato l'arrivo dal Nord"

La Regione ha imposto a chi proviene dalle zone a rischio rosse o gialle di indicare il percorso fatto e rispettare un periodo di quarantena. L'assessore alla Salute: "Stiamo adottando delle misure di contenimento, determinante potere tracciare la presenza sul territorio"

Boom di iscrizioni, nelle ultime ore, al portale della Regione ìper segnalare la propria provenienza dalle zone a rischio contagio del Nord Italia. Si è passati da 1.500 a 11 mila registrazioni, effetto delle due ordinanze del governatore Nello Musumeci che hanno trasformato la facoltà in obbligo, per contenere il diffondersi del Coronavirus nell’Isola. Ma anche del suo appello rivolto ieri ai siciliani. 

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"Registratevi e fate registrare gli altri - aveva scritto il presidente della Regione sulla propria pagina  Facebook - se conoscete qualcuno. Può essere un modo importante per arginare i contagi, oltre che un gesto di buon senso e responsabilità verso tutti! Oltre che chiederti cosa può fare la Regione per te, vediamo quello che ognuno di noi può fare per gli altri. Più si registrano le persone che si muovono o si sono mosse a febbraio, più possiamo arginare i contagi!".

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Quando il governo nazionale stava per varare il decreto che ha stretto di molto le misure per contenere il contagio da Covid-19, la stazione di Milano è stata letteralmente presa d'assalto da cittadini intenzionati a tornare nelle regioni d'appartenenza, soprattutto al Sud, prima che venissero attuati blocchi. Un esodo che ha fatto discutere, sia per la gestione maldestra delle comunicazioni, sia perchè lo spostamento di così tante persone senza di fatto alcun controllo ha creato un oggettivo problema di gestione delle misure di prevenzione.

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In base ai provvedimenti firmati da Musumeci è obbligatoria la quarantena per chi nelle ultime due settimane  è stato nelle “zone rosse”. In particolare, i territori di provenienza coinvolti sono quelli inseriti nel decreto del presidente del Consiglio dei ministri: tutta la regione Lombardia e le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell'Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia, oltre alle zone a rischio epidemiologico, così come identificate dall’Organizzazione mondiale della sanità. Tutti coloro che siano anche semplicemente transitati in tali aree devono comunicarlo al proprio Comune, al dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria competente per territorio o al proprio medico. E hanno l’obbligo, altresì, di: osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario per 14 giorni dall’arrivo; divieto di contatti sociali, di spostamento e di viaggi; rimanere raggiungibili per ogni eventuale attività di sorveglianza. La registrazione va effettuata sul portale www.siciliacoronavirus.it

razza-5Solo stamattina, secondo i dati diffusi dall'assessore alla Salute Ruggero Razza intervenendo a Omnibus su La7, le registrazioni avevano toccato quota settemila: "Stiamo adottando delle misure di contenimento - ha detto Razza -, abbiamo chiesto ai ragazzi di registrarsi sul sito della Regione e lo hanno fatto in oltre 7.000, perché in questo momento è determinante potere tracciare la presenza sul territorio di chiunque raggiunge la Sicilia dalle regioni di area rossa o gialla. Noi dobbiamo fare tesoro dell'esperienza della Lombardia o del Veneto - ha detto - dobbiamo lavorare per incrementare il numero di posti letto in Sicilia".

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"L'appello è quello già fatto dal presidente Musumeci al senso di responsabilità di ciascuno  Ci aspettiamo che gli studenti che in queste ore stanno rientrando in Sicilia dal Nord si comportino da cittadini responsabili, dando tracciabilità del loro rientro e, soprattutto, astenendosi da una circolazione non controllata, restando a casa il più possibile", ha detto poi all'AdnKronos l'assessore all'Istruzione della Regione Roberto Lagalla. Ogni anno - ha evidenziato Lagalla - sono mediamente diecimila gli studenti, fra lauree triennali e specialistiche, che vanno a studiare fuori dalla Sicilia".

Intanto anche il Comune prosegue nella sua opera di informazione ai cittadini sul Coronavirus. Mentre il canale Telegram continua a registrare una crescita vertiginosa degli iscritti, che sono arrivati oggi quasi a 21.000, il portale della Protezione Civile diviene il punto unificato per la diffusione delle informazioni. In particolare, la sezione delle Faq, le domande più frequenti poste dai cittadini, viene aggiornata via via che dalle autorità competenti giungono chiarimenti sulle prescrizioni previste dai decreti nazionali e regionale. Il portale è raggiungibile online all'indirizzo https://protezionecivile.comune.palermo.it

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