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Cronaca

Coronavirus, ecatombe di preti (100 morti in Italia): benedetta la salma di padre Buttitta

Il sacerdote - che si è spento nello stesso giorno di Papa Wojtyla - era molto conosciuto a Palermo, soprattutto nella sua parrocchia, Sant’Agata La Pedata, nella zona di corso Tukory. A lui, e a tutte le vittime decedute senza la possibilità di un funerale, la diocesi di Bergamo dedicherà un requiem

L'hanno chiamata la Spoon River dei sacerdoti morti per Coronavirus. Sono ormai un centinaio in Italia i morti nell''esercito di Dio' - in prima linea nell'emergenza - rimasti vittima del Covid-19. Tra loro c'è anche il prete palermitano don Silvio Buttitta. A lui, e a tutte le vittime morte senza la possibilità di un funerale, la diocesi di Bergamo, appena sarà possibile, dedicherà un requiem, una messa nella quale sarà anche ricordata la loro missione.

Don Silvio Buttitta, sacerdote di borgata, è stato stroncato dal Coronavirus a 83 anni nella rsa Villa delle Palme di Villafrati. Il parroco era molto conosciuto a Palermo, soprattutto nella sua parrocchia, Sant’Agata La Pedata, nella zona di corso Tukory. Là aveva esercitato per circa 50 anni il suo ministero pastorale. E per la gente del suo quartiere era soltanto “padre” e non don Buttitta. 

Una volta raggiunto il traguardo della pensione era andato a vivere a Villafrati, proprio in quella residenza dalla quale, come hanno commentato i fedeli che lo conoscevano, "è tornato alla casa del padre". Ieri mattina l’arcivescovo Corrado Lorefice si è recato al cimitero di Sant’Orsola per benedire la salma e pregare in suffragio della sua anima.

Don Buttitta era stato ordinato sacerdote nello stesso giorno del beato don Pino Puglisi. E come lui si era speso nelle borgate di Palermo. Ma le coincidenze per il parroco palermitano non finiscono qui. Padre Buttitta è infatti morto nello stesso giorno del Papa tanto venerato, Wojtyla. E proprio di Giovanni Paolo II, la chiesa in cui don Buttitta ha esercitato, custodisce una reliquia (un piccolissimo frammento di stoffa intrisa di sangue) donata dal cardinale Stanislaw Dziwisz, in passato segretario personale di Karol Wojtyla e arcivescovo emerito di Cracovia.

Don Buttitta è morto senza che la sua gente abbia potuto salutarlo per l'ultima volta: proprio per questo motivo quando termineranno le restrizioni imposte dal Coronavirus, sarà celebrata una messa di suffragio in quella che a lungo è stata la "sua" parrocchia. 

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