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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Il Viminale permette le processioni religiose, i vescovi siciliani frenano: "Prematuro"

Il ministero dell’Interno ha allentato le rigide restrizioni in vista della solennità del Corpus domini dando di fatto il via libera a eventi organizzati all'esterno delle chiese anche se "con mascherine e distanziamento". Lorefice e la Conferenza episcopale siciliana scelgono la prudenza e confermano il "no" alle processioni

Una comunicazione del ministero dell’Interno alla Cei (Conferenza episcopale italiana) ha allentato le rigide restrizioni per le processioni in vista della solennità del Corpus domini dando di fatto il via libera a eventi organizzati all'esterno delle chiese "adeguandosi alle indicazioni anti-contagio" con mascherine e distanziamento tra i fedeli. I vescovi siciliani però scelgono la via della prudenza e, richiamando quanto indicato nei giorni scorsi dall'Arcivescovo Corrado Lorefice, definiscono "prematuro" organizzare processioni.

"Nell’accogliere favorevolmente tali aperture - si legge in una nota - i vescovi siciliani ritengono prematura la ripresa delle processioni, consapevoli che il fervore religioso dei fedeli e il loro attaccamento alla Beata Vergine e ai Santi non facilitano l’attuazione puntuale delle disposizioni di contenimento del contagio. Dispiace, peraltro, che la ristrettezza dei tempi non rende possibile neanche l’omaggio pubblico alla Santissima Eucaristia nella solennità del Corpo e Sangue del Signore. Sperando che presto si possa tornare a venerare la Madonna e i Santi secondo le tradizioni tipiche di ogni Chiesa locale, i vescovi affidano alla loro intercessione l’amata terra di Sicilia, affinché sia presto definitivamente liberata dalla terribile pandemia".

Il via libera del Viminale

Il capo dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Viminale, Michele di Bari, ha inviato ai prefetti una nota con le precauzioni sanitarie da rispettare nello svolgimento delle processioni religiose, anche in vista della prossima festa del Corpus Domini. La nota riprende la proposta formulata dalla Cei lo scorso 5 giugno e il successivo parere espresso dal Comitato tecnico scientifico. Tra le precauzioni sanitarie è raccomandato l'uso di dispositivi di protezione individuale delle vie respiratorie; non è consentito il bacio da parte dei fedeli di reliquie statue o oggetti religiosi portati in processione; non è consentito partecipare alla processione in caso di sintomi influenza o respiratori; qualora la processione superi i mille partecipanti, dovrà essere organizzata in più blocchi separati. Devono essere evitati ogni tipo di aggregazione o assembramento dei fedeli.

"Il Cts - si legge in una nota della Cei - rileva alcune criticità nella possibilità di controllo del rischio di contagio da Sars-CoV-2 nello svolgimento di alcune processioni" e "ritiene che, ferme restando le raccomandazioni predette, la loro fattibilità ed applicazione debba avvenire sotto la diretta responsabilità delle autorità sanitarie, civili e religiose".

La decisione della Diocesi di Palermo

La Diocesi ha reso noto che "in occasione della colennità del Corpus Domini in programma domani l’arcivescovo Corrado Lorefice presiederà il Pontificale in Cattedrale alle 11 e alle 18 i Vespri nella basilica di San Domenico. Non è prevista la consueta processione per le vie della città come ribadito dai vescovi siciliani che ritengono prematura la ripresa della pia pratica".

La circolare del Viminale ai prefetti

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