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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

"Mancano mascherine e guanti", sale la preoccupazione tra gli autisti dell'Amat

I timori dei dipendenti costretti a stare in prima linea per garantire il servizio pubblico: "Non basta il nastro per dividerci dai passeggeri". Il presidente dell'azienda: "Presidii ordinati oltre venti giorni fa, ma ci sono dei ritardi nella produzione e le ditte ci dicono di aspettare"

Mancano mascherine e guanti. Sale la preoccupazione anche tra gli autisti dell'Amat, costretti in prima linea in questa fase di emergenza per garantire un servizio pubblico, e che temono per la loro salute. Un problema che non riguarda, purtroppo, soltanto questo comparto visto che la penuria di questi presidii colpisce tutto il Paese. 

"Abbiamo ordinato 5 mila mascherine - spiega il presidente dell'azienda, Michele Cimino - e ben prima che entrassero in vigore i decreti più restrittivi, cioè circa una ventina di giorni fa. Abbiamo ricevuto una prima fornitura e per il resto le aziende ci dicono di aspettare perché ci sono difficoltà nella produzione. Per quanto riguarda i guanti, la situazione è più o meno la stessa, anche se siamo riusciti a tamponare utilizzando quelli che solitamente vengono adoperati nelle nostre officine". Il presidente dell'ex municipalizzata precisa inoltre che "i mezzi vengono tutti sanificati con procedure specifiche, proprio per contrastare anche su questo fronte un potenziale contagio". 

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A sollevare il problema della mancanza di mascherine e guanti è stato un autista dell'azienda, che a PalermoToday ha scritto: "Non abbiamo nemmeno la fornitura di mascherine e guanti e l'unica forma di prevenzione sono due strisce di nastro bicolore che delimitano lo spazio tra me ed i passeggeri". Le disposizioni sono infatti di non consentire l'accesso dalla porta anteriore dei mezzi e il nastro serve a garantire una distanza comunque superiore ad un metro tra passeggeri e dipendenti.

L'autista ha però messo in luce anche un'altra difficoltà, più strettamente legata all'ordine pubblico: "C'è ancora molta gente che sale sull'autobus solamente per farsi un giro e bivaccare. Ad esempio ieri, sul 224, sono stato anche minacciato perché ho cercato di spiegare ad una persona che aveva appena finito di scolarsi una bottiglia di Forst che non poteva utilizzare l'autobus come se fosse la sua casa, mettendo a rischio la mia incolumità e quella degli altri passeggeri". L'episodio si è verificato alla stazione centrale. "Vorrei - conclude l'autista - che le forze dell'ordine controllassero anche i mezzi pubblici perché altrimenti noi rischiamo anche i linciaggio dalle persone ignoranti che non hanno capito il pericolo in cui ci troviamo".

In effetti, alla luce delle nuove misure del governo nazionale, non dovrebbe essere possibile "bivaccare" ed è per questo che vengono compiuti controlli stringenti da parte delle forze dell'ordine. "In questi casi - sottolinea il presidente dell'Amat - gli autisti sanno che devono subito chiamare i numeri di emergenza e chiedere l'intervento delle forze dell'ordine".

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