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Cronaca

Buoni spesa, intoppo coi pos di alcuni supermercati: non leggono la tessera sanitaria

Al momento sono 21 gli esercizi operativi su un totale di 144 convenzionati col Comune. Le prime 2.542 famiglie che hanno superato i controlli hanno ricevuto i tagliandi per comprare generi alimentari. L'assessore Mattina: "Aggiornamento software in corso"

Un piccolo intoppo sta rallentando la distribuzione dei buoni spesa alle famiglie bisognose. In pratica, si è scoperto che non tutti i pos dei supermercati convenzionati con il Comune sono abilitati alla lettura delle tessere sanitarie (dove figura anche il codice fiscale) emesse dalla Regione Siciliana. "Si tratta di un problema temporaneo  - assicura Giuseppe Mattina, assessore comunale alle Attività sociali - l'aggiornamento dei software è in corso. Entro stasera sarà tutto ok".

Ecco spiegato perché, al  momento, sul sito della Protezione civile comunale risultano caricati solo 21 supermercati (ecco quali sono) su 144 convenzionati e perché nei messaggi inviati ad alcuni beneficiari non è stato comunicato il posto in cui effettuare la spesa. Intanto le prime 2.542 famiglie passate al setaccio dal Comune hanno ricevuto il buono; le ultime 247 ad onor del vero lo riceveranno stasera (i messaggi infatti sono in fase di invio). Il Comune sta infatti scaglionando gli sms personalizzati da inviare ai beneficiari dei tagliandi, "per evitare - spiega Mattina - che tutti vadano negli stessi posti. Chi ha ricevuto il messaggio completo è andato a botta sicura a fare la spesa nei negozi indicati".

L'elenco dei punti vendita

Gli uffici dell'assessorato alle Attività sociali stanno lavorando a pieno ritmo per vagliare le richieste sin qui pervenute. "Stiamo facendo controlli rigorosi, com'è giusto che sia, perché i soldi pubblici devono andare a chi ne ha veramente bisogno. Al vaglio abbiamo ulteriori 21 mila istanze, ragion per cui abbiamo 'chiuso' il sito. Da lunedì 20 aprile riprenderà la possibilità di presentate le domande per i buoni" sottolinea Mattina, smentendo che il sito sia "andato in tilt" come detto dalla consigliera Sabrina Figuccia (Udc). 

"Centinaia di utenti - aveva riferito Figuccia, annunciando un’interrogazione urgente al sindaco - hanno ricevuto un messaggio con il quale si afferma che il codice fiscale non è abilitato per completare la domanda, è stato digitato male oppure appartiene a persona non residente nel Comune di Palermo". Replica Mattina: "Laddove il codice fiscale risulta non abilitato è perché la domanda è stata presentata e poi reiterata più volte".

Il sistema tutto sommato sta reggendo, tanto che l'assessore alle Attività sociali si ritiene moderatamente soddisfatto: "Non c'è dubbio che si possa migliorare e ce la stiamo mettendo tutta. Visti i tempi e il numero di domande arrivate, la risposta alla richiesta di aiuti alimentari è stata finora buona. Abbiamo consegnato pacchi alimentari a 3-4 mila famiglie e distribuito oltre 2.500 buoni spesa, in soli sette giorni".

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