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Cronaca

Coronavirus, in Sicilia la "fase 3" si apre con nessun nuovo contagio, 58 guariti e zero decessi

Tutti negativi i 1.456 tamponi processati dai laboratori regionali. Altre due persone dimesse dall'ospedale e una fuori dalla terapia intensiva. Gli attuali positivi scendono a 904

La "fase 3" in Sicilia si apre nel migliore dei modi: nessun nuovo contagio, 58 guariti e zero decessi. Questi i numeri forniti dalla Regione sulla situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 15 di oggi.

Dall'inizio dei controlli dunque i tamponi effettuati sono stati 154.873 (+1.456 rispetto a ieri), su 131.820 persone: dall'inizio dell'emergenza di queste sono risultate positive 3.447, mentre attualmente sono ancora contagiate 904 (-58), 2.268 sono guarite (+58) e 275 decedute. Degli attuali 904 positivi, 67 pazienti (-2) sono ricoverati - di cui 7 in terapia intensiva (-1) - mentre 837 (-56) sono in isolamento domiciliare. 

La situazione nelle 9 province

Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 32 (0 ricoverati, 108 guariti e 1 deceduto); Palermo, 265 (16, 279, 36); Caltanissetta, 18 (5, 147, 11); Catania, 411 (22, 561, 100); Enna, 12 (1, 384, 29); Messina, 131 (22, 377, 57); Ragusa, 11 (0, 79, 7);
Siracusa, 9 (1, 213, 29); Trapani, 15 (0, 120, 5).

Presentata "Sicilia si cura"

Si tratta di una app facoltativa per i turisti. Il governatore Musumeci e il coordinatore del progetto sicurezza sanitaria Guido Bertolaso presentano il protocollo previsto dalla Regione per la stagione estiva. Assunti 80 nuovi medici per potenziare l'assistenza. "Chi raggiunge l'Isola collabori, ma non sono previste sanzioni. Estate tranquilla ma scenari negativi in autunno". (Vai al servizio)

Il bollettino nazionale

Come leggere i numeri

I numeri vanno letti e interpretati, se si vuole davvero capire come evolve, in positivo o in negativo, un'epidemia. E si rischia di incorrere in particolare in un equivoco, che va spiegato. Quali sono i numeri che vanno analizzati per capire "come sta andando"? Sono prevalentemente due: i decessi, che sono il dato purtroppo più attuale e più correlabile quindi all'andamento della curva epidemica giorno dopo giorno. E poi il numero di casi totali, perché come detto è solo quello che dà conto di aumenti o diminuzioni nei contagi.

Ovviamente è molto importante per tutti anche il numero dei guariti, ma è un dato clinico, non epidemiologico: se ad esempio domani ci fossero 300 nuovi casi e guarissero tutti all'istante, facendo un'ipotesi estrema, pur essendo una splendida notizia non cambierebbe nulla sul piano della curva epidemiologica, che risulterebbe in salita di 300 casi.

Ecco perché il dato che più trae in inganno è quello degli "attualmente positivi". Molti fraintendendo lo considerano il numero dei nuovi contagiati del giorno, ma è evidente che non è così. Si tratta solo del "paniere" dei malati totali di Coronavirus a cui via via vengono sottratti i morti e i guariti. Dipende quindi non dal numero di persone che fisicamente il giorno prima sono state sottoposte a tampone e dichiarate positive, ma dagli altri due fattori, morti e guariti. Ed ecco perché si crea l'equivoco: se aumentano guariti e deceduti è inevitabile che calino gli "attualmente positivi", il che non vuol dire affatto che ci siano meno contagi oggi rispetto a ieri.

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