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Cronaca

Coronavirus, l'avanzata resta costante: in Sicilia 73 nuovi casi, meno di mille i tamponi

Il 7,3% delle persone sottoposte al controllo sono risultate positive. Attualmente convivono con la malattia 1.606 persone: 576 sono ricoverate (73 in terapia intensiva), mentre 1.030 si trovano in isolamento domiciliare

Resta costante il numero di nuovi contagiati in Sicilia: sono altre 73 le persone trovate positive al Coronavirus nelle ultime 24 ore, che fanno arrivare il totale dall'inizio dell'emergenza a 1791. Scende invece il numero dei tamponi effettuati: 992 (ieri erano stati 1204). Dunque ciò significa che il 7,3% delle persone sottoposte al controllo sono risultate positive. Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 17.833.

Attualmente sono ancora contagiate 1.606 persone (+62 rispetto a ieri). Perchè nel frattempo 92 sono guarite (+6) e 93 decedute (+5). Sono ricoverati 576 pazienti (+8 rispetto a ieri), di cui 73 in terapia intensiva (+1), mentre 1.030 (+54) sono in isolamento domiciliare. 

Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 95 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 71 (20, 4, 5); Catania, 486 (154, 21, 37); Enna, 226 (133, 1, 11); Messina, 289 (121, 14, 20); Palermo, 250 (78, 23, 9); Ragusa, 40 (9, 3, 2); Siracusa, 71 (36, 24, 6); Trapani, 78 (25, 0, 2). Sul dato dei deceduti è opportuno specificare che questo viene assegnato alla provincia dove avviene il decesso. Se per esempio un paziente di Agrigento muore durante il ricovero all'ospedale di Caltanissetta, il decesso verrà contegiato alla provincia di Caltanissetta. 

Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 17 di oggi (giovedì 2 aprile), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale. 

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Il focolaio a Troina: 135 contagiati

Continuano ad aumentare i contagi all'Irccs Oasi Maria Santissima onlus di Troina, che assiste disabili mentali gravi. Tra ospiti e personale della struttura il numero dei casi è salito a 135, così come è emerso da un incontro nella struttura presieduto dall'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, per fare un bilancio dell'attività svolta e per delineare un nuovo piano di azione per contenere il propagarsi del Coronavirus. Hanno partecipato il commissario per l'emergenza, Giuseppe Murolo, e il direttore amministrativo dell'Istituto, Arturo Caranna e il deputato regionale Elena Pagana. Dall'incontro è emersa anche la necessità di mappare tutti i dipendenti per ricostruire la genesi dell'epidemia sul territorio con l'intento di riuscire a neutralizzare l'eventuale insorgenza di nuovi focolai.

Musumeci avverte: "No ad atteggiamento di relax"

Una telefonata ai nove prefetti della Sicilia "per invitarli a intensificare la presenza delle forze dell'ordine nelle città e nei centri urbani" è stata annunciata stamattina dal presidente della Regione, Nello Musumec. Il governatore ha auspicato "sanzioni gravissime" nei confronti di chi "è in giro senza avere una motivazione giustificabile".

"Sono molto preoccupato dall'atteggiamento di relax che ha assunto la popolazione del Sud e della Sicilia negli ultimi giorni - ha aggiunto il governatore -. Finora abbiamo osservato le norme e ora c'è una sorta di 'liberi tutti', c'è la errata consapevolezza che il peggio sia passato e che quindi, con il fatalismo tipico di noi meridionali, ci possiamo concedere la passeggiata. Chi fa questo è un irresponsabile. Dobbiamo fare ancora qualche settimana di sacrificio se il picco deve arrivare dobbiamo evitarlo, altrimenti vanifichiamo gli sforzi incredibili di tantissime famiglie che non possono più fare la spesa e che hanno spento persino il frigo perché non hanno più nulla da conservare".

Come leggere i numeri

I numeri vanno letti e interpretati, se si vuole davvero capire come evolve, in positivo o in negativo, un'epidemia. E si rischia di incorrere in particolare in un equivoco, che va spiegato. Quali sono i numeri che vanno analizzati per capire "come sta andando"? Sono prevalentemente due: i decessi, che sono il dato purtroppo più attuale e più correlabile quindi all'andamento della curva epidemica giorno dopo giorno. E poi il numero di casi totali, perché come detto è solo quello che dà conto di aumenti o diminuzioni nei contagi.

Ovviamente è molto importante per tutti anche il numero dei guariti, ma è un dato clinico, non epidemiologico: se ad esempio domani ci fossero 300 nuovi casi e guarissero tutti all'istante, facendo un'ipotesi estrema, pur essendo una splendida notizia non cambierebbe nulla sul piano della curva epidemiologica, che risulterebbe in salita di 300 casi.

Ecco perché il dato che più trae in inganno è quello degli "attualmente positivi". Molti fraintendendo lo considerano il numero dei nuovi contagiati del giorno, ma è evidente che non è così. Si tratta solo del "paniere" dei malati totali di Coronavirus a cui via via vengono sottratti i morti e i guariti. Dipende quindi non dal numero di persone che fisicamente il giorno prima sono state sottoposte a tampone e dichiarate positive, ma dagli altri due fattori, morti e guariti. Ed ecco perché si crea l'equivoco: se aumentano guariti e deceduti è inevitabile che calino gli "attualmente positivi", il che non vuol dire affatto che ci siano meno contagi oggi rispetto a ieri.

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