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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Largo dell'orologio

Da simbolo della mafia a icona della moda, la "Coppola storta" in mostra a New York

Una delle creazioni della famiglia Agnello, realizzate a mano da sarte di San Giuseppe Jato, sarà esposta al Moma - il museo d'arte moderna più famoso al mondo - insieme ad altri 110 articoli di abbigliamento e accessori diventati "simboli del secolo passato"

La "Coppola storta" sbarca al Moma di New York. Il famoso copricapo made in Sicily verrà esposto nel più importante museo d'arte contemporanea insieme ad altri 110 articoli, tra abbigliamento e accessori. "Ha avuto un impatto profondo sul mondo nel corso del secolo scorso e continua ad averlo ancora oggi", con questa motivazione le creazioni vendute da Guido Agnello sotto il marchio "La Coppola storta" hanno conquistato un posto tra le icone della moda. Accanto marchi prestigiosi come: i jeans Levi's 501s, le Converse All Star, il profumo Chanel n.5 e la t-shirt bianca protagonista di "Items: Is Fashion Modern?".

"Siamo stati contattati da un'assistente di Paola Antonelli, curatrice della mostra  - spiega a PalermoToday l'art director Tindara Agnello - la quale ci ha detto di voler esporre una nostra creazione all'interno della mostra. Ovviamente non ce l'aspettavamo e siamo stati molto felici di questa opportunità". La coppola in mostra sarà in tweed e di colore grigio, un modello Pirandello che l'azienda produce da sempre. "Gli organizzatori hanno scelto 'La Coppola storta' - continua Agnello - perchè facendo delle ricerche su internet hanno trovato le foto della mostra che abbiamo realizzato nel 2000 e la nostra storia".

La famiglia Agnello vende coppole, realizzate a mano da sarte di San Giuseppe Jato, paese natale di Brusca, e dintorni e poi assemblate nella fabbrica che ha sede a Piana degli Albanesi. Lo fa dal 1999. Sulla porta del suo negozio a Palermo, in via dell'Orologio, a due passi dal Teatro Massimo, trova spazio l'adesivo di Addiopizzo, un simbolo e un avvertimento: noi diciamo no al racket. L'imprenditore è stato tra i primi dieci commercianti ad aderire all'associazione antimafia. A lui il pizzo, racconta in un'intervista a PalermoToday, non l'hanno mai chiesto direttamente. Hanno studiato la sua attività a distanza e quando hanno capito che gli affari andavano piuttosto bene, non essendosi lui spontaneamente messo "a posto", hanno agito mettendo dell'attak nella toppa di un suo negozio temporaneo che, in occasione delle festività natalizie, aveva montato in un'altra zona della città. "Dopo quella occasione - racconta Agnello - abbiamo attaccato l'adesivo di Addiopizzo e non è più successo che qualcuno venisse a minacciarci". Grazie a questa attività imprenditoriale l'immagine della coppola è stata reinventata: da simbolo della mafia è diventata un oggetto etico che produce un'economia virtuosa. Ed è anche per questo che è stata proprio una delle sue coppole ad essere stata scelta per essere esposta nel prestigioso museo della Grande Mela.

Adesso entrerà a far parte delle icone della moda. La mostra del Moma prende in considerazione le molte relazioni tra moda e funzionalità, cultura, estetica, politica, lavoro, identità, economia e tecnologia ed è un evento importantissimo perchè era quasi un secolo che il Museo d'arte moderna non si occupava di moda. "Siamo orgogliosi - conclude Tindara Agnello - perchè la coppola come simbolo positivo sarà universalmente riconosciuto".

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