Carenze igieniche e furto di luce: sigilli a un ristorante in via dell'Orologio

Ancora una volta la zona dell'Olivella è stata rivoltata come un calzino dalle forze dell'ordine. Le sanzioni più pesanti sono state elevate nei confronti di un ristorante di via dell'Orologio per una raffica di reati: dalla mancanza di licenza a gravissime carenze igieniche sanitarie. In totale controllati 19 esercizi commerciali e oltre 20 mila euro di multe. (GUARDA IL VIDEO DEI CONTROLLI)

Con un servizio di “controllo integrato del territorio”, le Forze dell’Ordine sono tornate a presidiare il centro cittadino e ad effettuare controlli capillari ad esercenti e ristoratori delle vie del centro. Il dito è stato puntato in via dell’Orologio, all'interno della frequentata zona famosa come “Champagneria”. Il servizio è stato effettuato da personale della polizia, dei carabinieri, della guardia di finanza, della polizia municipale, della Capitaneria di porto, dell'Asp, dell’Enel e della Siae.

Pesanti le contestazioni per il titolare di un esercizio, legate alla mancanza della licenza per la ristorazione (sanzione di 5 mila euro), con conseguente chiusura dell’attività ed apposizione di sigilli, legate al mancato aggiornamento della "Scia" (Segnalazione Certificata di Inizio Attività ndr), alla mancata tracciabilità dei prodotti alimentari, alle carenti condizioni igieniche di un laboratorio di pertinenza dello stesso locale ed al furto di energia elettrica. 

In un locale di piazza Olivella riscontrata la mancanza della tracciabilità dei prodotti alimentari (multa da 1.500 euro), e la mancanza della licenza di   somministrazione di cibi e bevande per l’esterno del locale con contestazione di mancato adeguamento della "Scia" (multa da mille euro), occupazione della sede stradale (sanzione penale), furto di energia elettrica (sanzione penale). Contestata al titolare di un pub di via Giacalone l’occupazione di suolo pubblico ed anche l’installazione di un televisore e due monitor non dichiarati.

Queste le principali irregolarità che il personale impiegato ha accertato in relazione a 13 esercizi di ristorazione controllati su un totale di 19. Un altro locale nei pressi è risultato chiuso benché all’esterno fossero ammassate strutture di diverso genere che sono state fatte rimuovere da personale della Rap. Complessivamente, a fronte dei controlli eseguiti su 19 attività di ristorazione e di somministrazione di cibi e bevande, la somma delle sanzioni previste sfiora i 20 mila euro.

"In considerazione della eterogeneità del personale impegnato nei controlli - si legge un una nota della Questura - i controlli stessi hanno avuto una natura multiforme ed hanno accertato irregolarità che si sono delineate sotto diversi profili, comunque sfociati in contestazioni penali ed amministrative". I nomi dei locali non sono stati resi noti.