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Cronaca

Ape-taxi, stalli e tariffe sono ancora un miraggio: il regolamento rimane nel "limbo"

Con delibera dello scorso 27 aprile, Sala delle Lapidi ha convertito l'attività delle motocarrozzette da noleggio con conducente a servizio pubblico di piazza. Ad oggi però non sono stati determinati listino prezzi e aree di stazionamento. Vigili urbani in imbarazzo: "Come applichiamo le sanzioni?"

Da noleggio con conducente (Ncc) a servizio pubblico di piazza con finalità turistiche, senza però avere né aree di stazionamento né tassametro. Il regolamento che disciplina l’attività degli Ape-taxi, approvato lo scorso 27 aprile da Sala delle Lapidi, è rimasto nel "limbo". Malgrado siano previsti dal Codice della Strada, dalla legge regionale (la numero 29 del ’96) e dallo stesso regolamento, la Giunta comunale non ha ancora determinato gli stalli per le motocarrozzette e le tariffe delle corse.

Con una delibera "last minute" - giusto in tempo prima dello stop imposto dalla campagna elettorale - il vecchio Consiglio comunale ha di fatto equiparato gli Ape-taxi alle carrozze trainate da cavalli, modificando il tanto discusso regolamento approvato nel 2014. Le motocarrozzette non sono quindi più obbligate a sostare in rimessa nell’attesa di una chiamata, ma possono effettuare servizio turistico lungo tutto il percorso Arabo-Normanno. Con tariffe al momento lasciate alla discrezione dei conducenti (mediamente 80 euro all’ora). Per di più l'acquisizione della corsa non avviene a norma di regolamento, ovvero seguendo l'ordine di stazionamento. Proprio perché gli stalli non sono stati individuati.

Anomalie che di fatto producono concorrenza sleale e mettono in imbarazzo il comando della polizia municipale, che non sa come comportarsi in caso di controlli e di applicazione delle sanzioni. Tanto da aver inviato al Suap una richiesta di chiarimenti, firmata dal vicecomandante Luigi Galatioto, sullo “stato del rilascio delle nuove licenze”. I conducenti degli Ape-taxi, infatti, esibiscono ancora licenze Ncc pur svolgendo un servizio pubblico di piazza con finalità turistiche. A norma di legge possibile solo per i veicoli a trazione animale, ma che il Consiglio comunale ha voluto estendere anche alle motocarrozzette.

Una forzatura sottolineata dalla polizia municipale durante l’iter nelle commissioni competenti del provvedimento poi varato dal Consiglio. A sollevare dubbi e perplessità, come si evince dai verbali della Prima e della Terza commissione, era stato il commissario Antonino Buffa. “Solo per finalità turistiche è possibile per i Comuni avere regolamenti ad hoc e questi possono esistere solo per i mezzi a trazione animale. Quindi le motocarrozzette non possono afferire ai servizi turistici, ma solo alla regolamentazione dei taxi”. Così si è espresso il funzionario della polizia municipale, precisando inoltre alla Terza Commissione, che “le motocarrozzette devono avere il tassametro”. Dichiarazioni che il commissario Buffa ha reso, in forma ancora più esplicita, pure nel corso di un’audizione in Prima commissione: “Equiparare i conducenti delle motocarrozzette ai vetturini di carrozza appare una forzatura”.

Di parere opposto la Prima Commissione, che ha proposto una nuova delibera per allineare "la disciplina del servizio pubblico di piazza turistico con veicoli a trazione animale all’attività a mezzo motocarrozzetta", in quanto "parimenti servizio turistico". La modifica del regolamento Ape-taxi è quindi approdata a Sala delle Lapidi, che l’ha approvata nonostante il parere contrario della Terza commissione e le contraddizioni messe nero su bianco nei verbali delle audizioni dalla polizia municipale. A distanza di oltre tre mesi dal via libera all’atto, il Suap non ha ancora convertito le 25 licenze Ncc precedentemente assegnate in servizio pubblico di piazza, né la Giunta ha stabilito aree di stazionamento e tariffe. Un vero e proprio caso, che potrebbe essere materia per il nuovo Consiglio comunale.

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