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Cronaca Partinico

Partinico, giovane ucciso a coltellate: imputato condannato a 22 anni

Questa la pena inflitta dai giudici della corte d'assise a Francesco Autovino per la morte di Antonio Salvia. I fatti nel 2016, quando l'imputato e il fratello (ormai deceduto) affrontarono la vittima e un amico per chiedere spiegazioni sul danneggiamento della loro auto

Condannato a 22 anni per aver ucciso un giovane a coltellate al culmine di una lite. Così hanno deciso i giudici della corte d’assise per Francesco Autovino (49 anni), sotto processo per l’omicidio del 24enne Antonio Salvia avvenuto a Partinico nel 2016. Con la sentenza di ieri la fedina penale dell’imputato viene macchiata ancora una volta: nel ’92 infatti Autovino venne condannato dopo un tentativo di rapina in cui perse la vita un pensionato.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri e dall’accusa, rappresentata dai procuratori Chiara Capoluongo e Giulia Beux, a scatenare la violenza sarebbe stato il danneggiamento dell’autovettura di Autovino (in foto), divorata dalla fiamme a Partinico. Sia il 49enne che il fratello, anch’egli imputato per omicidio ma deceduto alla fine del 2017, erano convinti che dietro l’incendio ci fosse la mano di Gianluca Rizzo, 26enne vicino a Salvia.

Autovino_Francesco-2I due giovani amici decisero quindi di affrontare la vicenda direttamente con i fratelli Autovino, ma quel 22 giugno la discussione degenerò nel giro di pochi secondi e dalle parole si passò ai fatti in un crescendo di violenza costato caro a Salvia, caduto a terra dopo essere stato raggiunto da quattro coltellate. Poi l’inutile volata in ospedale dove il 23enne è deceduto. Riconosciuto anche un risarcimento danni ai familiari della vittima.

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