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Cronaca

Concorso per insegnanti e crediti integrativi, Unipa cambia la procedura: tutto da rifare

Per ottenere la certificazione gli aspiranti docenti dovevano inviare entro il 15 ottobre scorso i moduli A o B via mail. Ma adesso sono stati sostituiti da una piattaforma online, accessibile solo da oggi. Monta la protesta: "Abbiamo perso solo tempo e soldi"

Non c'è pace per gli aspiranti insegnanti palermitani che vorrebbero partecipare al prossimo concorso nazionale, atteso per marzo. Per inoltrare domanda, oltre alla laurea, bisogna possedere 24 crediti integrativi conseguiti frequentando dei corsi in materie specifiche. L'Università di Palermo solo da qualche giorno ha deciso di cambiare la procedura per ottenere la certificazione. Le domande, inviate via mail, non sono più valide: sono state sostituite da una procedura online e la piattaforma è stata pubblicata solo oggi. E' così scatta polemica perchè per molti è tutto da rifare.

"Per soddisfare le richieste di riconoscimento - si legge in un avviso pubblicato oggi sul sito dell'Università - dei 24 cfu degli insegnamenti relativi all’offerta formativa dell’Ateneo di Palermo, in sostituzione dei moduli A o B,  è stata predisposta una piattaforma accessibile al link". L'obiettivo sarebbe quello di "consentire una più veloce ed efficace risposta a dubbi e permetterà, al completamento dei 24 cfu, al rilascio della certificazione". Peccato che l'Ateneo abbia deciso di cambiare le carte in tavola troppo tardi. I futuri docenti hanno già inviato le richieste di riconoscimento dei crediti formativi seguendo le istruzioni che l'Università aveva reso note il 28 settembre: coloro che avevano già conseguito i crediti dovevano inviare all'indirizzo infofit@unipa.it il modulo A compilato, coloro che avevano conseguito solo una parte dei crediti dovevano inviare il modulo B. In entrambi i casi la scadenza era fissata per il 15 ottobre. Dopo oltre un mese, il cambio di programma. I primi di novembre l'Università pubblica un nuovo annuncio in cui anticipa quello che sarebbe accaduto a breve.

"Si sta predisponendo - si legge sull'avviso pubblicato il 7 novembre sul sito di Unipa - una piattaforma nella quale si potranno inserire le discipline per le quali si chiede il riconoscimento dei cfu come previsto nel dm 616/2017. A breve tale piattaforma sarà disponibile su questa pagina. Questo sistema sostituisce l'invio dei moduli A o B e consentirà una più veloce ed efficace risposta ai vostri dubbi. Permetterà, inoltre, al completamento dei 24 cfu, un più agevole rilascio della certificazione".

"Dopo aver perso tempo e soldi per compilare in fretta e furia i moduli - racconta un'aspirante insegnante - dicono che non riescono a controllare tutte queste domande e quindi le annullano e ci costringono a rifare tutto da capo attivando una piattaforma nella speranza di riuscire ad adempire più facilmente alle richieste. E' assurdo". Adesso è preoccupata: "Il concorso è a marzo. Chissà quando ci riconosceranno i crediti. Noi siamo impotenti: in gioco c'è il nostro futuro e - conclude - non possiamo fare altro che eseguire i loro ordini".

Il decreto ministeriale

Quest'estate il ministero dell'Istruzione ha pubblicato il decreto che regola l’acquisizione dei 24 crediti formativi per la partecipazione ai concorsi pubblici per insegnanti dal 2018 in poi. I laureati che vorranno partecipare e che non hanno esperienze pregresse, devono sostenere degli esami aggiuntivi: chi si è già laureato e deve integrare gli esami, potrà farlo partecipando agli appositi corsi a pagamento, che costeranno al massimo 500 euro. Chi si sta laureando potrà effettuare gli esami aggiuntivi gratuitamente. I corsi riguardano le discipline antropo-psico-pedagogiche e le metodologie didattiche. Una volta sostenuti gli esami i laureati dovranno ottenere dall'Università la certificazione che attesta il possesso dei crediti.

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