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Cronaca

Doppie fatturazioni e altre speculazioni, il Comune denuncia: "Irregolarità da parte delle coop"

I controlli dell'amministrazione e dell'Asp avrebbero portato a galla le anomalie di alcuni enti che percepiscono contributi per occuparsi di minori e donne in difficoltà. Scatta un'indagine interna, informata la magistratura. Orlando e Mattina: "Violazioni inaccettabili"

Presunte speculazioni sulla pelle dei più fragili: donne sole o con figli in condizioni di difficoltà, minori e neo-maggiorenni con problemi in famiglia. A volte anche nei confronti dei lavoratori che prestavano servizio in comunità, gruppi appartamenti e semiconvitti. Strutture convenzionate con il Comune che percepiscono contributi per prendersi cura di soggetti deboli e che, in alcuni casi, si sarebbero rese protagonisti di irregolarità amministrative. 

E' quanto emerso dai controlli effettuati dal Comune e dall'Asp in seguito ad alcune segnalazioni giunte all'assessore alla Cittadinanza sociale, Giuseppe Mattina. Le cooperative oggetto dei rilievi, tengono a puntualizzare dal Comune, si occupano di italiani e non di stranieri. C'erano enti che avevano messo in cassa Covid i dipendenti e continuavano a fatturare i servizi a Palazzo delle Aquile; comunità alloggio che emettevano doppie fatturazioni per gli stessi minori e per gli stessi periodi d'accoglienza, pur avendo ceduto il credito a istituti bancari; e chi ancora accoglieva un numero maggiore di minori rispetto a quelli autorizzati (16 anziché 10), beccandosi così anche una diffida da parte della Regione. Le speculazioni in un caso sono costate care a una coop sociale, che tra l'altro aveva presentato decreto ingiuntivo al Comune: ora invece dovrà restituire 183 mila euro.

Su tutti questi casi, al momento tre (ma potrebbero essere di più), il Comune ha avviato un'indagine interna. Al tempo stesso ha anche informato per conoscenza le autorità competenti: magistratura ordinaria e Procura dei minori. L'obiettivo è fare piena luce sulle preseunte irregolarità "per attivare - scrive Mattina - quanto necessario per tutelare l’amministrazione e valutare eventuali profili di natura penale" e per accertarsi che non ci siano altre criticità nel bacino delle 99 strutture scelte dall'amministrazione per assistere 955 soggetti deboli tra minori stranieri non accompagnati e italiani, neo-maggiorenni (sia italiani che stranieri), donne sole o con figli in condizioni di difficoltà. "Per fortuna - dice il sindaco Leoluca Orlando - sono stati riscontrati pochissimi casi, ma non per questo meno gravi, di irregolarità amministrative e violazioni dei diritti dei lavoratori. Violazioni inaccettabili di cui pagano le conseguenze i più fragili. I diritti dei lavoratori, dei bambini e delle mamme ospitati nelle comunità è la nostra prima ed assoluta priorità". 

Per alleviare le sofferenze di queste persone, il Comune spende ogni anno circa 19 milioni provenienti da varie fonti di finanziamento. "Su circa 100 strutture - sottolinea l'assessore Mattina - la stragrande maggioranza opera con professionalità e passione, garantendo servizi di grande qualità, nonostante una normativa e dei tariffari regionali decisamente inadeguati. Il Comune è particolarmente attento a che queste strutture rispettino alti standard di qualità sei servizi e procedure amministrative trasparenti e rispettose dei diritti di tutti, a partire dai propri dipendenti e operatori". 

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