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Cronaca

Si chiude l'era Gesip, il Consiglio approva il contratto di servizio di Reset

Votato all'unanimità l'atto che dà vita alla nuova società. 950 ex dipendenti saranno assorbiti subito, i restanti entro giugno 2015. Orlando: "Chiudiamo anni di disagi per lavoratori e cittadini. Palermo è sempre più fuori dal tunnel"

Approvato all'unanimità del Consiglio comunale il contratto di servizio della Reset. Nella notte appena trascorsa il sindaco Leoluca Orlando, accompagnato dagli assessori Luciano Abbonato e Cesare Lapiana, ha sottoscritto con i sindacati, col presidente dell'azienda e col liquidatore della Gesip, l'accordo che permette il transito dei lavoratori della società in liquidazione verso la nuova società consortile. "Chiudiamo finalmente anni di disagi per lavoratori e cittadini - ha dichiarato il Sindaco - ponendo le condizioni per rispettare i diritti dei lavoratori e dei cittadini. Quello che è stato un grave problema di ordine sociale e pubblico è alle nostre spalle e conferma che Palermo è sempre più fuori dal tunnel".

Il transito avverrà in due momenti: 950 lavoratori subito ed i restanti entro il primo giugno 2015. Per il numero dei lavoratori coinvolti e per la rilevanza sociale delle proprie partecipate, il Comune ha avviato nel corso degli anni diverse iniziative per la gestione della crisi delle società Gesip Palermo spa e Gesip servizi srl, definendo lo scorso 30 dicembre 2013 un'intesa istituzionale sottoscritta dallo stesso Comune, dalla Regione Siciliana, da Italia Lavoro su delega del Ministero Lavoro nonché dall'lnps per l'avvio di azioni intese al recupero, nonché alla fuoriuscita del personale complessivamente rientrante nel bacino dei lavoratori.

Lo scorso agosto, per esempio, sono arrivati i bonifici per i primi 51 ex dipendenti che hanno voluto usufruire dell'esodo incentivato. Nell'ambito dell'intesa istituzionale il Comune aveva già assunto l'impegno di assorbire entro la fine dell'anno 2014 almeno 950 unità nell'ambito del sistema delle proprie partecipate. L'Amministrazione, sulla base dei mutamenti che hanno riguardato il sistema degli ammortizzatori sociali in deroga, aveva previsto di anticipare il recupero occupazionale dell'intero bacino dei lavoratori complessivamente in forza nelle due società partecipate entro il prossimo 1 giugno 2015 di cui 950 dal 1 gennaio 2015 ed il restante personale dal 1 giugno 2015, tramite una propria società partecipata.

Secondo l'accordo il Comune si impegna a destinare nel corso dell'anno 2015 risorse sufficienti per consentire il recupero occupazionale di tutti i lavoratori complessivamente occupati dalle due società partecipate in liquidazione in Reset al termine delle procedure di trasferimento d'azienda o comunque entro e non oltre il 1 giugno 2015 con un impegno finanziario che garantisca, in sede di avvio delle prime 950 unità, un impiego dei lavoratori per un orario di 28 ore settimanali, obbligandosi inoltre a destinare ulteriori risorse per garantire l'aumento di tale costo fino al raggiungimento di un costo parametrato al secondo livello del Ccnl multiservizi per un orario di 30 ore settimanali. Tale ulteriore trasferimento di risorse, che consentirà l'aumento dell'orario di lavoro a 30 ore, è condizionato all'esito favorevole dell'istanza di interpello in materia di esenzione Iva, già presentato dalla società consortile lo scorso 23 dicembre ed opererà dal mese successivo alla ricezione dello stesso.

Il Comune si è impegnato inoltre a destinare ulteriori risorse rispetto a quelle iniziali in sede di approvazione dei relativi strumenti finanziari: per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018 la dotazione iniziale sarà incrementata annualmente di 3 milioni di euro strutturali, anche attraverso l'utilizzo delle economie derivanti dai pensionamenti nelle aziende partecipate dal Comune di Palermo. Le economie che deriveranno dall'accompagnamento del personale delle partecipate al pensionamento anticipato saranno oggetto di verifica annuale al fine di individuare il recupero del livello retributivo per il numero complessivo dei lavoratori della società consortile, anche attraverso la modifiche dei contratti di servizio delle partecipate, nel rispetto dell'equilibrio economico patrimoniale e dei diritti dei lavoratori delle aziende.

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