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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Cinisi

Il casolare dove morì Impastato diventa "monumento della legalità"

Lo ha stabilito la Giunta regionale condividendo l'atto di avvio del procedimento dell'assessorato ai Beni Culturali. Il 9 maggio sarà la giornata di Peppino, il "profeta laico" trucidato dalla mafia per il suo coraggio civile

Cinisi. Il casolare scenario della brutale uccisione di Peppino Impastato diventa "luogo di interesse culturale". E' questa la decisione presa dalla Giunta regionale, presieduta da Rosario Corcetta, che ha condiviso l'atto di avvio del procedimento dell'assessorato ai Beni Culturali relativo alla cascina dove la mafia trucidò Peppino nel 1978. "E' un modo per affermare non solo l'importanza della memoria - ha affermato il Governatore - ma anche la necessità di predisporre un progetto di valorizzazione del sito, che possa favorire la crescita della coscienza civile delle nuove generazioni e dei cittadini".

Domani sarà il trentaseiesimo anniversario della morte di Peppino, "uno degli esempi più fulgidi dell'impegno civile e sociale", ha spiegato Crocetta. Numerose le attività che già da giovedì 8 maggio si svolgeranno nel piccolo comune siciliano, tra cortei, convegni, spettacoli teatrali e proiezioni (GUARDA IL PROGRAMMA). "Ricordare Peppino - si legge in una nota dell'associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato - ha ancora un senso se ancora c'è voglia di credere nella rivoluzione come momento per costruire una società dove l'uguaglianza sia il principio fondamentale perché tutti possano sorridere. Abbiamo cercato di superare divisioni e difficoltà per costruire un programma comune".

Il casolare dove fu assassinato Impastato

E con questo appello l'associazione invita la società civile a prendere parte al corteo che si snoderà il 9 maggio, alle ore 17, a Terrasini-Cinisi, per continuare a lottare "con le idee e il coraggio di Peppino". "La sua fu una testimonianza concreta di coraggio civile - ha affermato il sindaco Leoluca Orlando -. Quel coraggio che, in nome della legalità dei diritti, condanna ogni forma di sopraffazione e contrasta e fa implodere il sistema di potere politico affaristico-mafioso. Il tempo e i 'cento passi' della sua esperienza fanno di Peppino un profeta laico". (in basso le immagini del corteo del 2013)

Corteo per Peppino Impastato

"Le nostre battaglie contro il degrado del sito e contro ogni ipotesi di cancellare un luogo della memoria, iniziate tre anni fa e sostenute da migliaia di firme e numerose denunce, hanno trovato una prima soluzione positiva – dichiara Giovanni Impastato – si tratta ora di proseguire con l'esproprio e la definitiva trasformazione in bene culturale. Voglio ringraziare tutti coloro che ci hanno sostenuti in questa battaglia e condividere con tutti la soddisfazione di questo riconoscimento della Regione Sicilia, che si aggiunge anche al provvedimento del Tribunale che ha confiscato il casolare di Badalamenti. La notizia ci ha dato grande soddisfazione perchè arriva a poche ore dalla manifestazione del 9 maggio e in questi giorni in cui Casa Memoria è visitata da tantissimi ragazzi".

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