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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Cinisi

“Ripuliamo Cinisi e Terrasini” si presenta: rifiuti, cambiare si può

Tante le idee e i progetti esposti dal comitato. Un solo comun denominatore: insieme risolveremo il problema rifiuti e rilanceremo il territorio

Sensibilizzare gli abitanti del territorio sul tema dei rifiuti.  E’ questo lo scopo principale, emerso nel corso della presentazione ufficiale del comitato “Ripuliamo Cinisi e Terrasini” avvenuta domenica 28 settembre a Cinisi, che lo stesso si prefigge.

 “Se i paesi sono invasi dai rifiuti da mesi, infatti, è colpa anche nostra”, affermano i membri Michele Mangiapane e Francesco Cicerone. “Affinché le cose cambino una parte del lavoro deve essere fatto dai cittadini”, aggiunge il presidente Conny Impastato.

E cambiare è possibile.  “Nelle ultime settimane abbiamo studiato le leggi nazionali e quelle regionali e ci siamo confrontati con esperti e con amministrazioni locali dove il servizio di raccolta di rifiuti funziona benissimo, come per esempio accade ad Alcamo”, prosegue il presidente. Già perché le isole felici ci sono anche in Sicilia.

Ma il comitato non vuole occuparsi solo di “monnezza”. “Il problema dei rifiuti – precisa Salvo Ruvolo, altro membro del comitato – è solo la punta dell’iceberg. E’ il modo di intendere il territorio che è sbagliato e che noi vogliamo contribuire a cambiare”.

Anche perché, lascia intendere Ruvolo, cambiare non solo farebbe bene al territorio e alla salute ma conviene anche economicamente. “Io ho un bed and breakfast e come operatore mi è capitato di perdere, prima del tempo alcuni turisti che hanno deciso di anticipare la partenza perché sconcertati dal degrado del territorio. Uno studio recente dimostra che per il 28% dei turisti europei la cura dell’ambiente è un fattore determinante per la scelta della meta del viaggio. Cinisi e Terrasini non potranno sviluppare la loro vocazione turistica se non capiranno questo”, conclude Ruvolo.

 Migliorare è facile. Si possono fare diverse cose, spiega un altro membro ancora del comitato, l’architetto Alessandro Cintorino. “Si possono fare, per esempio le isole ecologiche; finanziate già in molti paesi della Sicilia, il cui costo di realizzazione è fattibile (ci vogliono circa 70mila euro)” e che potrebbero portare anche delle riduzioni nel pagamento dell’Imu per coloro che porteranno lì i loro rifiuti, afferma.

Ma si possono fare anche altre cose per il territorio che non hanno a che fare con il problema dei rifiuti ma sicuramente migliorerebbero la qualità della vita delle persone.  Per esempio una pista ciclabile che unisca Cinisi a Terrasini riproponendo lo stesso percorso dello SpazzaTour, la pedalata di protesta organizzata dal gruppo Facebook “Ripuliamo Cinisi e Terrasini” dire no alla spazzattura appunto prima che diventasse un comitato.

Insomma le idee non mancano e nemmeno la voglia di mettere a disposizione della collettività una parte del proprio tempo libero.  Il comitato sembra avere tutte le carte in regola per partire con il piede giusto. Ma da solo non può farcela e ne è consapevole (altra nota di merito a suo favore).  Proprio per questo il presidente ha chiuso l’evento facendo appello alla collaborazione dei cittadini: “Senza di voi il comitato non ha motivo di esistere”, ha dichiarato Conny Impastato.

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