rotate-mobile
Cronaca Zen / Via Marchese Nicolo Pensabene, 34

Video shock, combattimento tra pitbull allo Zen 2: sei denunce

L'indagine è partita dopo che ad un posto di blocco i carabinieri hanno notato una persona che guardava il video su una fotocamera. Su un terreno incolto era stato costruito un ring attorno al quale c'erano decine di spettatori e scommettitori

Un "semplice video" notato per caso ad un posto di blocco ha permesso ai carabinieri di scoprire una vera e propria banda che organizzava sanguinosi combattimenti tra cani allo Zen 2 (GUARDA IL VIDEO SHOCK). I carabinieri di San Lorenzo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria con l’accusa di “combattimenti tra animali in concorso”, nei confronti di G.G., 21 anni, N.M., 25 anni, G.M., 25 anni, N.M., 25 anni, G.F., 20 anni, e D.C., 30 anni, tutti nullafacenti, pregiudicati e residenti allo Zen 2. Per G.G ed N.M. l’accusa è anche di “maltrattamento di animali in concorso". Il provvedimento, emesso dal gip Daniela Cardamone, è scaturito dalle indagini dirette dal sostituto procuratore Siro De Flammineis e condotte dai militari di San Filippo Neri.

Tutto è iniziato da un controllo stradale effettuato la mattina dello scorso 10 marzo, quando i militari hanno sorpreso a bordo di una Bmw in via Leonardo da Vinci, G.G. e N.M. insieme ad altre tre persone mentre guardavano un video su una fotocamera, nascosta subito alla presenza dei carabinieri. Ma insospettiti i militari hanno approfondito l’accertamento, notando prima gli abiti sporchi di sangue indossati da G.G. e poi verificando come i filmati memorizzati nella videocamera riproducessero un sanguinoso e cruento combattimento tra due pitbull tenuto in un “ring” costituito da un recinto di legno ed una moquette verde. Un incontro al quale stavano assistendo diversi spettatori/scommettitori, tra cui N.M. Anche gli spettatori incitavano gli animali, riprendendo l’incontro con cellulari e telecamere.

Alle richieste di spiegazione dei carabinieri, G.G. avrebbe ammesso di aver fatto partecipare il proprio cane ad uno di quei combattimenti rifiutandosi però di fornire indicazioni su dove si trovasse il ring e lo stesso animale, deceduto dopo lotta. Ma da un’attenta visione dei filmati, i carabinieri sono riusciti ad identificare con certezza 5 degli individui ritratti nelle immagini sequestrate. Dopo ulteriori indagini, la notte dell’11 giugno, i militari hanno trovato all’interno dello Zen 2 - su un terreno incolto compreso tra via Pensabene e via P.V. 46 - un’area recintata con reti di materassi e bancali, dove era stato attrezzato un “ring” simile a quello filmato proprio mentre si stava svolgendo un combattimento tra cani.

A quel punto è scattato il blitz e diverse persone alla vista dei carabinieri sono fuggite. I militari però sono riusciti a bloccare tre persone tra cui un minorenne. Sul posto sono stati ritrovati 6 pitbull, di cui uno ancora presente all’interno del ring, visibilmente sanguinante per diverse ferite inferte alla testa, al collo ed alle orecchie nel corso della lotta. Gli altri cinque invece erano custoditi in fatiscenti box artigianali. C’erano anche conigli, un gallo ormai morto su cui ancora era attaccata una flebo probabilmente utilizzata per somministrargli delle sostanze dopanti.

Sul posto è subito accorso il veterinario del canile municipale, che ha accertato l’entità e la probabile causa delle lesioni riscontrate sull’animale reduce dal combattimento e ha controllato lo stato di salute degli altri cani, verificando l’assenza su ognuno di loro dei previsti microchip di riconoscimento. Diverse donne della zona sono intervenute reclamando la proprietà di alcuni dei cani e mostrando dei libretti riportanti alcune vaccinazioni eseguite sugli animali.

I sei animali sono stati trasportati e ricoverati all’ospedale veterinario, dove hanno ricevuto le cure opportune. Attualmente i cani - in attesa di eventuali adozioni – sono in buone condizioni di salute, anche grazie all’interessamento dell’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali).

Proseguono le indagini dei carabinieri per identificare gli altri soggetti ripresi nel video incriminato per fermare il lucroso business (si parla di scommesse da migliaia di euro) che si è creato attorno al crudele fenomeno. Un’attività di monitoraggio che si sviluppa anche dall’alto, con l’ausilio degli elicotteri del 9° Nec, su cui sono installate strumentazioni di ultima generazione che permettono, anche in orario notturno, di perlustrare le aree cittadine maggiormente interessate dal proliferare dei ring incriminati, attraverso l’acquisizione di immagini dettagliate, anche all’infrarosso.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Video shock, combattimento tra pitbull allo Zen 2: sei denunce

PalermoToday è in caricamento