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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Cocaina per la Palermo "bene": in cinque a giudizio immediato

Trentacinquemila telefonate documentate e 700 i potenziali clienti. I presunti pusher, accusati di recapitare la droga a "domicilio" e a qualunque ora del giorno e della notte, sono finiti in manette nell'ambito dell'operazione H24

La procura ha chiesto e ottenuto il processo con rito immediato per Stefano Macaluso, 32 anni, Antonino Di Betta, 27 anni, Danilo Biancucci, 27 anni, Giovanni Fiorellino, 25 anni; Alessandro La Dolcetta, 21 anni, arrestati a febbraio nell'ambito dell'operazione della polizia denominata "H24" che ha portato alla luce le dinamiche dello spaccio di coca in città.

Per l'accusa i cinque erano in grado di rifornire i loro clienti, circa 700 e tutti appartenenti alla cosiddetta Palermo "bene", a ogni ora del giorno e della notte. A comprare le dosi da loro anche avvocati, un assistente di volo, titolari di ristoranti molto noti.

Spaccio di coca, cinque arresti

Secondo il pm Maurizio Agnello, che ha coordinato le indagini, Stefano Macaluso e Antonino Di Betta si sarebbero alternati nei turni di spaccio. Di solito Macaluso faceva il “turno” dalle 8 alle 20, mentre la notte lavorava Di Betta. Facevano insomma la staffetta per fornire lo stupefacente ai loro clienti in qualunque momento, con picchi di 3.000 "contatti" tra sabato e domenica.

Gli incontri avvenivano davanti ai circoli del tennis, alle pizzerie o sotto gli studi dei legali, ma non nei locali dove qualcun altro poteva accorgersi del loro "vizietto": "No, mi devo togliere da qua, ci sono troppi colleghi. Ci vediamo sotto casa mia allora".

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