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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

La scrittura che unisce i popoli: cittadinanza onoraria a Edith Hall ed Ece Themelkuran 

Festival delle Letterature Migranti: la scrittrice inglese e quella turca insignite dal sindaco Orlando del riconoscimento "per aver contribuito alla diffusione di una nuova prospettiva di pace, dialogo e di comunione tra popoli"

La scrittrice inglese Edith Hall e la scrittrice turca Ece Themelkuran cittadine onorarie di Palermo. Il riconoscimento è stato consegnato dal sindaco Leoluca Orlando ieri al museo Salinas, nel corso della quinta edizione del Festival delle Letterature Migranti in corso fino a domani e alla presenza del direttore artistico Davide Camarrone. 

Tra le motivazioni della cittadinanza a Edith Hall si legge: "Per essere una dei più importanti classicisti britannici, brillante accademica, scrittrice e comunicatrice, fondatrice del Centre for the Reception of Greece and Rome - University of London, direttrice dell’Archive of Performances of Greek and Roman Drama - Oxford University"e "per avere approfondito le peculiarità che permisero la diffusione della cultura ellenica in un vasto spazio geografico, dal Mare Nostrum sino all’Asia e al Mar Nero, analizzando la relazione che i Greci ebbero con il mare, che risultò essenziale nella definizione della loro società, e contribuendo a configurare il Mediterraneo non come un mare che divide ma un “continente acqua” che unisce i popoli".

Mentre, quella a Ece Temelkuran recita così: "Per essersi distinta quale giornalista e scrittrice, collaboratrice delle più importanti testate internazionali, impegnata nella difesa dei diritti umani e dell’indipendenza di pensiero, a prezzo di pesanti ripercussioni sulla sua professione sino alla scelta dell’esilio" e "per le ripetute denunce che hanno riguardato i massacri perpetrati contro la popolazione curda durante il conflitto siriano, la repressione selvaggia di movimenti di pensiero, la negazione del genocidio armeno, le stragi di civili inermi, temi tutti che hanno costituito motivo di impegno della nostra Città".

Orlando ha sottolineato l’importanza dell’opera delle due autrici e il loro “contributo fondamentale per Palermo che si propone nel Mediterraneo quale città delle Letterature, luogo di incontro di scrittori, autori e intellettuali per la nascita e la diffusione di una nuova prospettiva di pace, dialogo e di comunione tra popoli”.

Insieme alla pergamena, il sindaco ha consegnato una copia della Carta di Palermo, sottolineando "la drammatica attualità di questi riconoscimenti, che arrivano in giorni di genocidio perpetrato dal regime dittatoriale turco in danno del popolo curdo, dal Mediterraneo, che non vogliamo più mare che divide, ma 'continente di acqua' che unisce i popoli, una 'visione di futuro' e un esempio nel presente per una 'Europa di accoglienza' e rispetto dei diritti 'umani'".   

“E’ un vero piacere accettare questa cittadinanza - ha detto Edith Hall - Adoro la Sicilia e l’Italia. Aristotele è il mio filosofo preferito, purtroppo non ha mai visitato l’Italia mentre i Pitagorici ed altre generazioni filosofi erano qui, in Magna Grecia. Quindi sono molto felice di accettare questa cittadinanza. Ho seguito gli ultimi avvenimenti e so che molte persone attraversano il Mediterraneo e cercano la salvezza qui. Continuerò a seguirvi… Grazie”.

“Molte grazie. Il Mare nostrum è sempre stato un luogo in cui sono passate le speranze degli esseri umani ma in cui si sono consumate anche molte tragedie - ha detto Temelkuran - In quest’epoca così strana sappiamo che la solidarietà e l’amicizia sono dei valori che possono davvero aiutare gli uomini. La Sicilia e anche lei signor sindaco è stato sempre in prima linea proprio per salvare l’onore degli italiani. Le leggi del governo non rappresentano quello che c’è nel cuore delle persone. E proprio lei è l’incarnazione di questo concetto. Lo rappresenta con la sua persona e con il suo essere sindaco. Grazie, grazie per avermi accolta”.  

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