Rotoli, nessuno scava le fosse: bloccate le inumazioni
Fra tutti gli operai del cimitero solo due persone sono in grado di utilizzare l'escavatore: uno degli uomini della Gesip che ha già terminato le ore di lavoro e uno del Coime che è stato richiamato per seguire un corso di formazione sulla sicurezza sul lavoro
Bloccate le inumazioni al cimitero di Santa Maria dei Rotoli. In questi giorni non c’è nessuno, infatti, che può scavare le fosse per le inumazioni. L’addetto al servizio, un operaio del Coime, sta partecipando al corso di formazione per utilizzare l’escavatore e nessuno può sostituirlo. La situazione è già a rischio emergenza: sono già settanta le bare a deposito.
“Fra tutti gli operai del cimitero – ha spiegato Gabriele Marchese, direttore degli Impianti cimiteriali – solo due persone erano in grado di utilizzare il mezzo: uno degli uomini della Gesip che ha già terminato le ore di lavoro e un altro operaio del Coime che è stato richiamato per seguire un corso di formazione sulla sicurezza sul lavoro”. Una operazione corretta ma non senza conseguenze: “Adesso non c’è nessuno che fa le operazioni e noi siamo sull’orlo dell’emergenza - precisa Marchese -. In questi dieci giorni ho lavorato per tamponare questa mancanza ma la situazione è sul punto di precipitare se non si trovano strade alternative per tornare a svuotare i campi d’inumazione”.
Lo stato delle cose, a detta dello stesso dirigente del Comune, causerà un effetto a catena di ritardi anche nel ricambio delle sepolture nelle tombe dei privati: “Ma quel che è peggio – aggiunge Marchese - è che si rischia nuovamente di avere il deposito stracolmo di bare. Al momento in totale sono settanta quelle in attesa di essere seppellite”. Ma il numero potrebbe aumentare in maniera esponenziale giorno dopo giorno. SI prevede, infatti, un incremento delle salme di 6 salme al giorno in più e ciò farà immediatamente schizzare in alto le cifre sfondando in pochi giorni la soglia di cento salme senza sepoltura.
