rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Corso Vittorio Emanuele

Palermo insegue il sogno Unesco: niente auto in corso Vittorio Emanuele

Traffico rivoluzionato nella zona della Cattedrale. Stop al traffico da Porta Nuova ai Quattro Canti. Il Comune "inventa" il doppio senso di marcia in corso Alberto Amedeo. Protestano residenti e commercianti: "Provvedimento drammatico"

Niente auto in corso Vittorio Emanuele dal 9 giugno. Orlando spinge sull'acceleratore e cavalca il sogno Unesco. Un obiettivo che adesso si scontra con l'ostacolo più grande. Quello cioè di chiudere il tratto che va da Porta Nuova ai Quattro Canti, dirottando il flusso veicolare in corso Alberto Amedeo, istituendo un inedito doppio senso di marcia. Un provvedimento che dovrebbe scattare tra due settimane. Il tempo di definire gli ultimi dettagli.

Intanto fioccano associazioni e comitati. Incontri, vertici, proteste e riunioni. Sarà particolarmente importante l'incontro fissato con l'assessore alla Mobilità Giusto Catania mercoledì a mezzogiorno, nella segreteria dell'assessorato di piazza Giulio Cesare. Al centro della riunione la questione corso Vittorio Emanuele, e le pedonalizzazioni del centro storico che l'Ammimistrazione comunale intende portare avanti. Così il consigliere della prima circoscrizione Antonio Nicolao: "La chiusura di corso Vittorio Emanuele? Drammatica. In questi giorni abbiamo incontrato sia i residenti che i commercianti. Si sono dichiarati tutti contrari a questo provvedimento e la circoscrizione farà di tutto per assecondare le loro richieste. Vogliamo scongiurare questo evento, catastrofico per il commercio e il traffico".

Due sono i motivi che hanno spinto il Comune a "spezzare" in due corso Vittorio Emanuele, con una prima metà pedonale e un'altra con le auto. Il primo è strettamente legato alla candidatura Unesco. La direttiva è chiara: niente auto attorno ai siti monumentali. Il secondo motivo riguarda gli interventi di restauro di Porta Nuova. Palazzo delle Aquile vuole ottenere il riconoscimento Unesco (il verdetto è atteso per fine giugno). Dopo il doppio smacco relativo alla candidatura a capitale Europea di Sport e Cultura (Palermo sconfitta rispettivamente da Praga e Matera), c'è voglia di riscatto.

"Il percorso che porterà all'individuazione dell'itinerario arabo normanno dovrà essere connesso con scelte di limitazione del traffico veicolare a protezione del circuito e dei monumenti - ha spiegato Orlando nei giorni scorsi -. Non possiamo perdere questa grande occasione di sviluppo economico e turistico, derivante dall'iscrizione di prestigiosi monumenti della città di Palermo, nella lista dei siti considerati patrimonio dell'umanità, che sarà stilata dall'Unesco a fine giugno".

Poi ancora: "Questo riconoscimento sarebbe di una straordinaria importanza economica per la città. Ci stiamo impegnando coinvolgendo residenti, commercianti, istituzioni pubbliche e le scuole presenti nell'asse di via Vittorio Emanuele. Stiamo lavorando per coniugare le esigenze di tutti". Ma si tratta di un'operazione difficile. Il rischio - per chi vive o lavora da queste parti - è quello di restare ostaggi del traffico, nelle zone che avvolgono la Cattedrale. Poi c'è ci sono le esigenze dei negozianti, lo spettro del calo delle vendite che si aggiungerebbe al nodo della crisi.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Palermo insegue il sogno Unesco: niente auto in corso Vittorio Emanuele

PalermoToday è in caricamento