Pietre, fiamme, minacce: dopo 21 anni chiude ristorante alla Vucciria

"Abbiamo resistito e abbiamo lottato, ora basta, abbiamo chiuso anticipatamente perché la situazione è diventata pericolosa per tutti. So che il ristorante Sant'Andrea ha regalato a ognuno qualcosa di intimo, ma abbiamo solo anticipato una scelta maturata in tre anni, con il sostegno di associazioni e forze dell'ordine abbiamo scelto di abbracciare un futuro più sorridente. Palermo, quella normale, siamo tutti noi,che facciamo scelte normali, pensando che un diritto non è un favore-privilegio...". A parlare è Pippo Bisso, fondatore del ristorante che si trova nel cuore della Vucciria. Si tratta di uno dei locali storici della gastronomia palermitana. Locale "non gradito" nella zona. Perché - si dice - non s'è mai piegato e non paga il pizzo. Un "sacrilegio" da queste parti.

Il ristorante chiude i battenti dopo 21 anni. Mercoledì sarà l'ultimo giorno d'attività, poi basta. Per sempre. Decisivi gli ultimi episodi di una lunghissima serie. Il locale, che si trova nei pressi di piazza San Domenico, è stato preso di mira più volte. Minacce, tensioni, intimidazioni. Fino all'episodio clou, della notte di San Giuseppe. Una vampa davanti al ristorante, le fiamme altissime, la paura, i clienti costretti alla fuga, scortati dalla polizia. Scene da far west: gente in lacrime, vigili del fuoco colpiti dalle pietre, insulti. Ma non è finita qua. Perché i proprietari del locale l'indomani hanno trovato il "resto". Ovvero un cumulo enorme di legna bruciata davanti all'ingresso. Poi ancora minacce e insulti. Quindi la decisione di chiudere il ristorante.

Attraverso il suo account di Twitter, il sindaco Leoluca Orlando ha espresso "solidarietà ai titolari del ristorante Sant'Andrea”, confermando “l'impegno dell'Amministrazione per la legalità alla Vucciria come nell'intera città".