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Cronaca Montepellegrino / Via Mariano d'Amelio

Centro massaggi in via D'Amelio, tre denunce per prostituzione

Dopo giorni di appostamenti e visite in incognito, i militari hanno avuto la conferma da alcuni avventori che si praticavano degli "extra" per 30-40 euro in più. Qualche settimana fa PalermoToday si era occupato della vicenda. Il centro però resta aperto

Il provvedimento era nell'aria. Il centro massaggi cinese di via D'Amelio, di fronte al monumento della legalità in onore di Paolo Borsellino, aveva i giorni contati. E adesso è scattata la denuncia per i gestori del centro con l'accusa di sfruttamento della prostituzione. C.x. pregiudicata 31enne per “favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione”, Y.x. 29enne e W.y. 27enne per “favoreggiamento personale”. Il centro però è ancora aperto. Stamattina, intorno alle 11, le ragazze hanno alzato la saracinesca pronte ad accogliere ancora i clienti.

Qualche giorno fa c'eravamo occupati della vicenda, raccogliendo le proteste dei residenti della zona (LEGGI ARTICOLO). E quel viavai continuo, che da queste parti aveva insospettito tutti. I clienti avevano raccontato a PalermoToday che per i massaggi venivano fatti accomodare in stanze con la luce soffusa dove ad accoglierle c'erano avvenenti donne asiatiche vestite in modo succinto.

E dopo il reportage sono scattate le indagini. A seguito di un articolato servizio di osservazione organizzato sin dal primo pomeriggio di ieri, i carabinieri hanno notato un insolito e nutrito via vai di persone, riuscendo ad identificare e raccogliere le testimonianze di diversi avventori del centro massaggi. I quali hanno spiegato le modalità con cui si svolgevano le illecite attività. In particolare, i “clienti” hanno raccontato che le due ragazze - entrambe vestite in modo succinto - dopo il massaggio, chiedevano al cliente se volevano usufruire di un'“extra” alla modica cifra di 30/40 euro. I clienti, quindi, rilassati sul lettino, godevano della prestazione sessuale offerta.

Appurato ciò, i militari hanno deciso di fare irruzione nell’appartamento identificando le tre donne di nazionalità cinese. Portate negli uffici della caserma però, pur davanti all’evidenza, sia la responsabile che le ragazze hanno continuato a negare qualsiasi coinvolgimento nell’attività di prostituzione, dichiarando di portare avanti un’onesta attività commerciale. Massaggi 1-2

Le risultanze investigative, invece, hanno dimostrato tutta un’altra realtà. Per cui i carabinieri hanno proceduto alla denuncia in stato di libertà di C.x. per sfruttamento della prostituzione e delle due “massaggiatrici”, vittime sì, ma colpevoli di favoreggiamento personale per aver aiutato la donna ad eludere le investigazioni. Nel corso delle operazioni è stata inoltre rinvenuta e sequestrata la somma contante di 420 euro, ritenuta provento dell’illecita attività.

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