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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Prevenzione, laboratori teatrali e supporto psicologico: il centro Amazzone riapre le porte

Le attività si rivolgono alle donne che devono affrontare un cancro al seno, ma sono aperte a tutta la cittadinanza. Già in funzione le visite senologiche, le consulenze sull’alimentazione e il progetto Lea, che rientrano in una rete di collaborazione con le strutture sanitarie pubbliche

Attività di prevenzione, ma anche di supporto alle donne operate di cancro al seno, laboratori teatrali e iniziative volte alla scoperta di un nuova fisicità. Ripartono le attività del centro Amazzone, nella nuova sede dell'ex Convento dello Spirito Santo al Monte di Pietà, assegnata dal Comune all’associazione Arlenika onlus.

Il prgramma del Centro è pensato non solo per le donne nel percorso di lotta contro il cancro al seno, ma a tutta la città. Le attività traggono ispirazione dai tre elementi portanti del progetto Amazzone partito nel lontano 1996: mito, scienza e teatro. Ricomincia un nuovo viaggio umano ed artistico sorretto da una progettualità intensa e da ulteriori spinte innovative. Dai programmi di prevenzione e sostegno alle donne operate di cancro al seno alle iniziative scientifiche e teatrali, il Centro disegna un nuovo rapporto con la città e con le istituzioni, sempre in un contesto di relazioni nazionali ed internazionali.

"E' un progetto - dice il sindaco Leoluca Orlando - che parte da un organo, il seno, e da una malattia, il cancro. Ma fin dall'inizio ha avuto l'intuizione di collegare l'attenzione per l'organo al mito, alla scienza, al teatro, coinvolgendo tutte le istituzioni della città e i protagonisti di questo quartiere. Il cammino del progetto Amazzone  riproduce in qualche misura il cammino che negli ultimi anni ha compiuto la città Palermo, che da capitale della mafia è diventata capitale della cultura. Un cammino fatto di senso della comunità, abbattimento delle differenze e accoglienza dell'altro".  

"Accogliamo con entusiasmo - spiega l'assessore alla Cittadinanza sociale, Giuseppe Mattina - la richiesta del progetto Amazzone di essere inserito all'interno delle opportunità che il Comune sta offrendo e di mettere in rete per tutti i cittadini di Palermo le attività di prevenzione, culturali e di sostegno psicologico delle donne che vivono in questa città, non soltanto di quelle che si rivolgono direttamente al centro, ma anche delle donne che vivono nei quartieri periferici". 

"Il centro Amazzone è uno splendido esempio di buona pratica - aggiunge l'assessore alla Riqualificazione urbana, Emilio Arcuri - che vede un segmento della società civile organizzarsi e mettere insieme due strutture diverse, l'Arnas Civico e il Comune. In sinergia hanno lavorato per garantire importanti servizi alla persona, alle donne in particolare, attraverso la realizzazione di progetti di prevenzione ed educazione alla salute, e iniziative scientifiche e teatrali, e hanno fatto in modo che il Centro rimanesse nel Centro storico".

Già in funzione le visite senologiche, le consulenze sull’alimentazione e il progetto Lea (consulenza psicologica) che rientrano in una rete di collaborazione con le strutture sanitarie pubbliche. E poi tanto teatro e programmi mirati alla valorizzazione poetica del corpo. In particolare il laboratorio “Teatro Studio/Attrice Non” sarà articolato in programmi mensili a tema: movimento con Silvia Giuffrè, voce e canto con Miriam Palma, scrittura e drammaturgia con Lina Prosa, narrazione e improvvisazione con Claudia Puglisi. Uno spazio particolare dal titolo “Fuori confine. Palcoscenico multiculturale” a cura di Claudia Brunetto, sarà dato alle culture multietniche che si respirano a Palermo. Il cuore del percorso di quest’anno è il progetto teatrale “Il corpo in fuga”, a cura di Migrateatro, movimento umano e artistico creato da Lina Prosa. Il progetto si avvale della collaborazione dell’Università di Pavia, del museo archeologico “Salinas” e del teatro Biondo: laboratori periodici aperti a tutti con il contributo creativo di artisti internazionali.

Il lavoro si basa su tracce di ricerca drammaturgiche ed espressive che con sguardo contemporaneo riformulano il destino del corpo attraverso le sue limitazioni e le sue passioni (violenza, sfruttamento, emigrazione, malattia), tenendo conto della memoria del mondo antico e della urgenza di rivalutare poeticamente e miticamente il presente. Il testo di riferimento è “Supplici” di Eschilo. Il progetto si avvarrà di molteplici contributi di artisti del mondo teatrale e delle arti visive.
 
Un servizio permanente di informazione e prenotazione è attivo con il numero 091 7407357 (da lunedì a venerdì dalle 10 alle 13).


 

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