Cefalù, sequestrato il lido Poseidon: denunciati i titolari
I controlli incrociati effettuati dalla polizia e dall'ufficio tecnico del Comune hanno fatto emergere l'esistenza di opere realizzate in difformità alla concessione demaniale marittima e in violazione della normativa a tutela del vincolo paesaggistico
Sono scattati i sigilli per il lido balneare "Poseidon", sul lungomare Giuseppe Giardina a Cefalù. Gli agenti della polizia hanno eseguito il sequestro preventivo emesso dal gip del tribunale di Termini Imerese, su richiesta della locale Procura.
Il provvedimento scaturisce da una serie di controlli incrociati effettuati dalla polizia e dal personale dell'ufficio tecnico del Comune effettuati a partire dal mese di giugno dello scorso anno, quando sarebbero state riscontrate opere non contemplate o in violazione rispetto a quelle previste dalla concessione demaniale marittima, realizzate dai titolari del lido.
Alcune di queste opere erano state parzialmente rimosse, ma la locale soprintendenza ai beni culturali ha nel frattempo revocato in autotutela i nulla osta precedentemente rilasciati ai gestori del lido perchè "la struttura balneare nel suo complesso determinerebbe percettivamente una barriera visiva che impedisce la continuità della veduta del litorale, intaccandone l'integrità dell'immagine in tutte le sue componenti panoramiche e naturalistiche". Inoltre "la copertura posta al di sopra delle strutture collocate a quota dell'arenile, per la sua profondità nasconderebbe completamente la visione della battigia e della spiaggia su un lungo tratto della passeggiata a mare".
Il comune di Cefalù a febbraio aveva emesso un'ingiunzione di rimozione, "attraverso lo smontaggio dello stabilimento balneare", evidenziando "che il lido aveva realizzato un ampliamento di circa 147 metri quadri della superficie a terrazzo calpestabile rispetto a quanto consentito dalla concessione demaniale del 2009, peraltro scaduta il 31 dicembre dello scorso anno".
I titolari sono stati denunciati per "realizzazione di opere abusive, in zona sottoposta a vincolo paesaggistico e dichiarata di notevole interesse pubblico, senza gli espressi nulla osta, nonché per occupazione arbitraria del demanio marittimo in periodo non autorizzato e in data posteriore alla scadenza della concessione demaniale marittima".
