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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Carini

Il Castello di Carini diventa un centro per l'arte contemporanea

Il nuovo progetto proporrà una nuova piattaforma culturale all’interno della fortezza medievale, grazie ad un recente rinnovamento di alcuni spazi

Un nuovo progetto per il Castello di Carini: un antico maniero che si apre all'arte contemporanea, a spazi reinventati, ad una nuova narrazione internazionale. Domani (giovedì 15 giugno alle 12) alla GAM (Galleria d'arte Moderna, piazza Sant'Anna, a Palermo) sarà presentato "MOON", il nuovo progetto che all’interno della fortezza medievale, grazie ad un recente rinnovamento di alcuni spazi, proporrà una nuova piattaforma culturale, strettamente legata al territorio ma, nello stesso tempo, aperta ad una dimensione culturale internazionale.

Interverranno il sindaco di Carini, Giovì Monteleone, l’assessore comunale alla Cultura Salvatore Badalamenti, Giuseppe Buzzotta, ideatore e direttore artistico del progetto "Moon", il direttore dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, Mario Zito, il direttore dell’Accademia di Siracusa - MADE Program, Alessandro Montel, i due membri del comitato direttivo, Daniela Bigi e Gabriella Ciancimino.

Moon è un Centro d’Arte Internazionale Indipendente, ovvero luogo di creazione, sede espositiva, spazio aperto, luogo per residenze, workshop e incontri. Nasce come risposta progettuale all’esigenza del Comune di definire un programma di ricerca dentro il contemporaneo capace di tradursi anche in progetto politico, in termini di possibile incidenza nella vita di una comunità attraverso l’arte.

“Moon – spiega Giuseppe Buzzotta, giovane artista palermitano impegnato da tempo nella costruzione di una rete di relazioni europee per artisti – nasce da un’idea sviluppata in un anno, dopo un decennio passato a Carini, alla scoperta del suo territorio, delle sue potenzialità, ma anche delle criticità e delle aspirazioni”. Moon agirà come un vero e proprio centro per l’arte contemporanea, cominciando con l’indagare nuove pratiche per rapportarsi all’arte e alla storia e per riposizionarle al centro di un programma di sviluppo di una comunità, come ama sottolineare l’assessore Salvatore Badalamenti, che ha fortemente voluto la nascita di un progetto di respiro internazionale.

"L’intento - si legge in una nota - è duplice: da una parte prendere parte al dibattito più attuale interno all’arte contemporanea attraverso la presenza di artisti, critici, curatori e figure di primo piano della scena nazionale e internazionale, dall’altra assumere un ruolo attivo nel programma di crescita culturale del territorio di Carini. Saranno coinvolte le imprese e gli artigiani dell’area, immaginate collaborazioni, investimenti e nuove forme di sviluppo; è centrale l’idea di un dialogo stretto con le associazioni che lì agiscono da anni, ascoltandone le proposte per immetterle in una prospettiva più ampia di reti internazionali. Nella stessa direzione è in programma la costruzione di percorsi specifici rivolti ai giovani, per sostenerli nel prendere consapevolezza delle loro potenzialità singole e di comunità. Le residenze d’artista, le mostre, i workshop, le attività performative saranno alcuni dei momenti da sviluppare con la cittadinanza e la scena giovanile, verso la quale si rivolgeranno gran parte delle attenzioni".


 

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