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Cronaca

L'abusivismo dilaga, Scarpinato ai Comuni: "Abbattere le case non in regola"

Ben 75 Comuni su 82 sono inadempienti. Firmato un protocollo d'intesa con la Corte di Conti per mettere fine all'illegalità: "In tutti quei casi accertati in cui gli amministratori pubblici non hanno richiesto il pagamento delle tasse, questi devono pagare"

Ben 75 Comuni su 82 sono inadempienti: non hanno demolito le case abusive. A bacchettare gli amministratori locali sono il procuratore generale Roberto Scarpinato e il procuratore della Corte dei Conti Giuseppe Aloisio. Al fine di combattere questo lassismo i loro uffici hanno siglato un protocollo d'intesa. 

"Ora basta, i Comuni devono fare applicare la legge abbattendo le case abusive. La legge non è carta straccia", tuona Scarpinato. Nel 90 per cento dei comuni della provincia ci sono immobili non in regola. Lo ha accertato la Polizia tributaria su delega della Cortei dei Conti. Oltre a non demolire le costruzioni abusive i Comuni hanno un'altra grave colpa: non sanzionano. "La legge prevede gli amministratori pubblici- spiega Scarpinato - applichino nei confronti di chi ha costruito abusivamente una sanzione che va da 2 mila a 20 mila euro". Adesso però si cambia registro: l'accordo di oggi prevede che in tutti quei casi accertati in cui i pubblici amministratori non hanno richiesto il pagamento delle tasse comunali, questi debbano pagare. Le multe messe insieme porterebbero nelle case comunali milioni di euro che dovrebbero servire proprio a finanziare la demolizione degli immobili abusivi. 

Aloisio denuncia "fortissime lacune nelle figure dell'anticorruzione dei comuni". "Se non fosse per le segnalazioni che ci arrivano dalle procure penali e dalla stampa - afferma - non lo sapremmo mai". Qualche Comune però - a detta del procuratore di Palermo - si sta svegliando. L'accordo di oggi dovrebbe spronare gli altri.

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